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Lanfranco Palazzolo «A distanza di tre mesi dalla sue elezione non ho capito qual è la sua politica.

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Ilcapogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi risponde così alle perplessità, espresse ieri dal vicepresidente del Pd Marina Sereni sulle pagine de Il Tempo, nei confronti del suo partito. «Le parole di Marina Sereni - spiega - ci hanno amareggiato perché sono le parole di un alleato che non ha ancora capito qual è la posta in gioco. Si possono fare tutte le riforme del mondo, ma non ci sarà una vera pacificazione fino a quando non si risolve il vero problema del Paese: quello del Quarto potere che è nelle mani di una parte politica. È come se in una partita di calcio l'arbitro fosse il dodicesimo giocatore in campo. Questo è il vero problema. Fino a quando il Pd non lo capirà si farà trascinare in fantomatici tavoli delle riforme». Lei ha capito cosa pensa Bersani dell'alleanza con l'Idv? «Questo lo dovrebbe chiedere a Bersani». Ma sono tre mesi che è segretario del Pd. Qualcosa dovrebbe aver capito della sua linea... «Finora non è dato sapere quali sono gli elementi portanti che dovrebbero caratterizzare la sua politica. Abbiamo preso atto che Bersani ha fatto prendere le distanze del Pd dall'Idv. A noi interessa la chiarezza e la riforma sui mezzi di informazione televisivi». Voi pensate di essere degli alleati affidabili per il Pd? «Noi siamo molto affidabili. Si deve trovare un accordo su come andare avanti insieme. Se vogliamo essere un'alternativa a Berlusconi dobbiamo esserla domani. Bersani continua a dire che il più antiberlusconiano sarà quello che lo batterà nelle urne. Ma questo accadrà tra tre anni. Un'opposizione seria è anche un'opposizione che evita di fare danni permanenti alla democrazia e alle istituzioni del Paese. Mi pare che Bersani non abbia ancora le idee molto chiare». Se è così chi è il vosto interlocutore nel Pd? «È Bersani. Lui è il solo interlocutore con il quale cercheremo il dialogo. Il Pd dovrebbe comprendere le ragioni dell'Idv come alleato, invece di cercare di ridimensionarci. Altrimenti rischia di fare la fine di Massimo D'Alema con la Bicamerale e quella di Walter Veltroni all'inizio della scorsa legislatura. Speriamo che Bersani non segua la stessa strada».

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