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Burj Dubai verso le stelle per scacciare la crisi

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DUBAI - Poco importa la prospettiva: cattedrale nel deserto di una politica economica di eccessi malamente inciampata sulla crisi finanziaria globale, o fenomenale manovra di marketing per ritornare a cavalcare mercati ed immaginari internazionali, Burj Dubai, il grattacielo più alto al mondo, che sarà inaugurato stasera a Dubai, rimane l'icona di quella sfrenata intraprendenza che in meno di un decennio ha innalzato l'emirato dalle sabbie del deserto ai piani alti dei personaggi e degli affari che contano. Seppur in bilico sulle ancora irrisolte turbolenze finanziarie, Dubai accenderà i riflettori sul monumento alle proprie potenzialità, 800 metri di orgoglio in vetro e acciaio, costruiti in cinque anni con un budget di 4,1 miliardi di dollari, nel giorno del quarto anniversario dell'ascesa al trono dello sceicco Mohammad Al Maktum. Un evento seguito in diretta tv satellitare da almeno due milioni di spettatori, stima Emaar, il colosso immobiliare dietro l'ambizioso progetto. Ideata nel 2003, la prima pietra posta nel 2004, Burj Dubai è l'unico dei titanici grattacieli regionali annunciati che non ha interrotto i lavori nè alterato i piani nonostante le avversità finanziarie. È stata invece ridimensionata la Kingdom Tower dell'Arabia Saudita, che avrebbe dovuto superare il chilometro di altezza, mentre sono state sospese sia la Mubarak al Kabir Tower del Kuwait, sia il Doha Convention Center, nonostante le economie delle tre ricche monarchie petrolifere abbiano incassato i colpi della crisi mondiale molto meglio di Dubai. I debiti dell'emirato ammontano a circa 150 miliardi dollari: la Banca Centrale ha già soccorso a Dubai con 20 miliardi di dollari lo scorso febbraio e poi ancora a dicembre. Abu Dhabi, emirato capitale della federazione degli Eau, a novembre ha contribuito con cinque miliardi.Il mercato immobiliare è in leggera ripresa, ma recuperare la caduta dei prezzi, precipitati del 47% nel 2009, è ancora una incognita da valutare. Anche se - sostengono diversi operatori immobiliari - a ridosso dell'apertura ufficiale, i segni positivi sono palpabili. Un'incognita rimane ancora l'altezza definitiva di Burj Dubai, sconosciuta perfino al Council on Tall Buildings, l'organismo di Chicago che certifica gli edifici più alti al mondo. Per ammissione del presidente di Emaar, Mohammad al Abbar, il grattacielo «supera gli 800 metri», garantendone la visibilità da 95 km di distanza. I piani abitabili sono 160, dei quali 49 destinati ad uffici e 61 ad appartamenti, tra i quali viaggiano 58 ascensori ad una velocità di 10 metri al secondo. Al 124/o piano, una balconata panoramica aperta al pubblico offrirà vedute della città a 360 gradi. Tocco di esclusività tutta italiana, i 18 piani riservati all'Hotel e alle residenze Armani, interamente disegnate e arredate dallo stilista stesso.

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