Vogliono esiliare Berlusconi
«Basta. Siamo stanchi e c'è da chiedersi, citando Cicerone, per quanto tempo ancora questo novello Catilina abuserà della nostra pazienza». E questa pazienza sembra essere finita per il dipietrista Luigi De Magistris che, accecato dall'odio contro Silvio Berlusconi, tipico degli adepti dell'Italia dei Valori, ipotizza, nel suo blog, la volontà di presentare un Lodo che ne sancisca l'esilio dall'Italia. Una proposta che, non solo raccoglie un imbarazzante silenzio da parte dei vertici del Pd, ma che rompe il vecchio cliché che Di Pietro e compagnia erano abituati a sfoggiare. Addio quindi alle vecchie affermazioni come «è il diavolo», «è il "Dittatore" del film di Chaplin che considera l'Italia il suo giocattolo», «è un mafioso succube delle lobby» oppure «un piduista» utilizzate per reprimere l'evidente incapacità di battere il premier sul terreno democratico delle elezioni. Ora l'eurodeputato De Magistris, numero due (insofferente) dell'Italia dei Valori e spina nel fianco di Di Pietro, alza il tiro. Suggerisce una via alternativa a quella portata avanti dal leader del partito. Basta con le invettive fine a se stesse, deve passare il pensiero che è giunto il momento di spingere Berlusconi a mollare. Una nuova strategia che, come commenta Anna Maria Bernini, portavoce vicario del Pdl, evidenzia come «nell'Idv c'è una gara tra due galletti che stanno stretti in un solo pollaio e che fanno a chi strilla più forte. Una competizione tra Di Pietro e De Magistris per il governo del partito più cesarista del Parlamento, che trascina tutta l'Italia in una deriva di invettiva sterile e autodistruttiva, paralizzando il processo delle riforme». Un problema che invece non esiste per De Magistris che, in barba ai continui appelli del presidente della Repubblica di moderare i toni dello scontro politico, non perde occasione per infangare Berlusconi. E allora ecco pronto il suo Lodo. Una proposta che per l'ex magistrato garantirebbe al premier «la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze. Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e civile». E beffardo continua: «Un volo di Stato con annesso Apicella e magari una graziosa signorina. Destinazione? Consigliamo le isole Cayman». Solo in questo modo, continua De Magistris: «Carta e tv potranno riprendere a fare il loro dovere: informare sui fatti. Il Parlamento tornerebbe al proprio compito perché svincolato dalla sua agenda giudiziaria che oggi detta i temi, anzi il tema alle istituzioni. La magistratura non più costretta agli assaliti quotidiani potrebbe dedicarsi alla missione che le spetta e le mafie non si sentirebbero più di poter spadroneggiare indisturbate». Un progetto che porterebbe, sempre per l'eurodeputato, un guadagno altissimo nelle casse dello Stato e «soprattutto noi non sentiremo più quel mantra che riecheggia dai contesti internazionali alle riunioni riservate e che vuole comunisti, bandiere rosse, manette impazzite accanirsi contro un solo uomo». Un messaggio scritto in apertura del blog dell'eurodeputato che, se da una parte ha conquistato più di 120 commenti di plauso da parte di altrettanti internauti, dall'altro ha collezionato le critiche dell'intero agone politico. Uno dei primi ad esprimere il proprio rammarico è stato il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, che, dopo avere stigmatizzato il comportamento di De Magistris, ha attaccato l'opposizione: «Mentre detto questo commento avverto che esso è insufficiente ad esprimere il necessario sdegno verso l'esponente del partito di Di Pietro e provo anche lo sconforto di prevedere che le parole pronunciate da questo ex magistrato non susciteranno la riprovazione né del suo partito né della maggior parte degli esponenti della sinistra». Uno sdegno che compare però anche in alcuni "post" inseriti da cittadini comuni al blog di De Magistris. Uno dei più significativi è quello di un certo Claudio Coltelli che non ha usato mezze parole per esprimere il proprio sdegno: «De Magistris...Vergonati! Ancora una volta l'Italia dei Valori (Immobiliari) ha dimostrato di essere una setta fomentatrice di odio priva di ogni valore morale...».