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L'Ue contraria agli scanner. Meglio tutelare la privacy che la vita

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«Subitodopo il fallito attentato la Commissione ha deciso di tenere una riunione d'emergenza dei suoi esperti in materia di sicurezza aerea per capire quali misure adottare per proteggere i passeggeri», ha detto il portavoce Joseph Hennon. La prima data possibile per riunire tutti gli esperti dei 27 Stati membri al momento è fissata per il 7 gennaio. L'agenda dei lavori, ha spiegato il portavoce, ancora non è stata ultimata «ma è certo che si parlerà dei body scanner e della possibilità di introdurli in tutta la Ue». La Commissione europea un anno fa aveva già proposto la loro adozione, rigettata però dal Parlamento Ue che la ritenne una misura eccessiva e contraria al diritto alla privacy. Il parere dei garanti dell'Ue è stato dato l'11 febbraio 2009. A ricordarlo è il presidente dell'Autorità italiana, Francesco Pizzetti. «Il gruppo europeo dei Garanti - spiega Pizzetti, interpellato a proposito della decisione dell'Olanda di introdurre gli scanner nell'aeroporto di Schiphol ad Amsterdam - si è occupato di questo tema in merito a una proposta di regolamento avanzata dalla Commissione che prevedeva il ricorso agli scanner come strumento ordinario di controllo dei passeggeri. Il parere, condiviso pienamente dall'Italia, fu nettamente negativo: si tratta infatti di una misura eccessiva per il controllo ordinario, particolarmente invasiva nei confronti della dignità e della riservatezza delle persone». «Nel caso in cui si dimostrasse la necessità di adottare tale misura di fronte a un rischio attuale ed elevato per la sicurezza e per finalità specifiche come la lotta al terrorismo - aggiunge Pizzetti - i Garanti dovrebbero avviare un'ulteriore riflessione. Già a febbraio, comunque, segnalarono alcune importanti raccomandazioni tecniche: in primo luogo, preferire tecnologie che consentano di vedere solo una sagoma della figura, con eventuali segnali di allarme (per esempio luci rosse) che si accendano in caso di rilevazione di oggetti anomali. No, dunque, al 'full scanner', che fa vedere anche l'interno del corpo, comprese eventuali protesi mammarie, ortopediche, cardiache, o perfino indumenti intimi resi necessari da una particolare situazione di salute». L'Olanda però, dopo il fallito attentato del volo decollato proprio da Amsterdam, ha deciso di dare una stretta ai controlli sui passeggeri ed entro tre settimane adotterà gli scanner corporali, gli unici in grado di trovare esplosivi, per tutti gli imbarchi verso gli Stati Uniti.

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