E Flavio Delbono finisce sott'inchiesta

Seimesi dopo il successore di Cofferati è indagato nell'inchiesta nata da quelle accuse, allora contro ignoti, per peculato e abuso d'ufficio, su un presunto utilizzo improprio di soldi pubblici. Sulla vicenda a settembre la procura chiese l'archiviazione, respinta qualche giorno fa dal gip Giorgio Floridia perché servono ulteriori accertamenti. Con questi «stop and go» prosegue l'inchiesta della procura bolognese (affidata ai pm Massimiliano Serpi e Morena Plazzi). Obiettivo, approfondire gli accertamenti avviati nei mesi scorsi su alcune trasferte e missioni fatte da Delbono insieme alla sua ex collaboratrice e compagna Cinzia Cracchi quando era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. Di conseguenza l'iscrizione del sindaco potrebbe essere un atto propedeutico all'integrazione di indagini richieste. Tesi condivisa dal difensore del primo cittadino, l'avvocato Paolo Trombetti. Per lui l'ipotesi di un'indagine potrebbe intendersi come «un classico atto dovuto, a garanzia dei diritti della persona e non come un'iscrizione con addebito, seppure ipotetico, di reato». Ha però precisato: «Personalmente escludo che Delbono sia indagato» perché «non abbiamo ricevuto alcun avviso».