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Tutto pronto nella Capitale, ma fioccano già le multe

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A Roma i commercianti sono pronti e puntano tutto sui saldi che prenderanno il via sabato prossimo. Dopo le lamentele per una data di inizio troppo a ridosso delle feste natalizie e bilanci piuttosto negativi, in termini di vendite, del Natale appena passato, il settore conta di recuperare proprio con le vendite di fine stagione. E il primo weekend fa ben sperare. «Credo che la partenza sarà ottima – stima Roberto Polidori, Presidente della Federabbigliamento-Confcommercio – i commercianti ci credono e per questo motivo stanno facendo pressione sull'assessorato perché possa derogare alla chiusura dei negozi prevista ogni anno per il 6 gennaio, giorno dell'Epifania». La previsione di spesa a famiglia, secondo la Confcommercio Roma, si aggira attorno alle 400 euro, leggermente più alta di quanto stimato lo scorso anno di questi tempi. Del resto i saldi, incalza Polidori, «rapppresentano tra il 20 e il 25% del fatturato annuale di un commerciante». Motivo per cui, quando si vende poco durante l'anno, è ipotizzabile che già dai primi giorni si parta con percentuali di sconto molto alte che per questi saldi invernali potrebbero stare tra il 30 e il 40%, e fino al 50% ad opera delle grandi firme. «Lo sconto così alto – continua il leader della Federabbigliamento – incentiva sempre i consumatori all'acquisto, si è visto anche per i saldi della scorsa estate che iniziarono con percentuali simili». È ottimista anche Valter Giammaria, Presidente della Confesercenti provinciale: «Dalle nostre stime pensiamo che la spesa a famiglia per questi saldi sarà di 350 euro – dice – ma molto dipenderà anche dal ritorno dei romani dalle vacanze di Natale e dal tempo. Se continuerà a fare freddo o a piovere questo spingerà più consumatori ad acquistare capi invernali». La meglio dovrebbero averla proprio piumini, giacche a vento e soprabiti in genere: costano di più e sono rimasti per la maggior parte invenduti durante l'anno. Ma le vendite con il segno positivo dovrebbero riguardare anche scarpe e maglieria. «Se andrà come prevediamo e speriamo – dice ancora Giammaria – il bilancio dei saldi invernali sarà del 20-25% in più di vendite rispetto allo scorso anno. Una boccata d'ossigeno assolutamente necessaria per un settore in crisi». Intanto sono decine i negozi che hanno già tolto gli abiti dalle vetrine e iniziato a preparare cartellini con il doppio prezzo e la percentuale di sconto. Non è affatto raro trovare in questi giorni chi già sconta alla cassa capi di stagione del 20-30%, anche se a detta degli stessi negozianti «i consumatori il più delle volte non si fidano che lo sconto applicato su quel determinato capo sarà lo stesso a saldi iniziati». Anticipare le svendite è un comportamento che la legge regionale vieta e per questo sono scattate nei giorni scorsi pesanti sanzioni su un controllo a campione effettuato dai vigili urbani, sopratutto nelle zone del centro storico, dietro sollecitazione dell'assessore al commercio del Comune Davide Bordoni. Su oltre 170 negozi controllati, circa il 10% è stato multato per aver proposto sconti e importanti promozioni: per tutti è scattata la sanzione di 1.039 euro. Controlli salutati positivamente dal Presidente della Confcommercio Roma Cesare Pambianchi, che rivendica di averli chiesti con forza all'assessore Bordoni, mentre Giammaria li definisce «saltuari e insufficienti a contrastare il fenomeno dei saldi anticipati».

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