Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Lampi di guerra sul Libano» il reportage di una dura tregua

default_image

  • a
  • a
  • a

Sempresulla linea di fuoco. Sud del Libano, una striscia di terra martoriata da oltre vent'anni di guerre. Da tre anni l'Unifil, il contingente delle Nazioni Unite, garantisce la tregua tra hezbollah e israeliani. Una missione che vede i soldati italiani in prima fila. L'esperienza di quella missione è raccontata da Roberto Vitale, ufficiale dell'Arma di Cavalleria inserito nel bacino della Riserva selezionata che fino fino allo scorso 2 maggio è stato portavoce della «Brigata Pozzuolo del Friuli» inquadrata nel contigente delle Nazioni Unite. «Lampi di guerra sul Libano», delle edizioni Svevo di Trieste è il bilancio di mesi trascorsi a contatto con la gente dei villaggi abitati da hezbollah e da cristiani. Mesi di impegno per mantenere la pace laggiù davanti alla «blu line» dove gli avamposti israeliani toccano quelli dei caschi blu. Operazione di sostegno e di controllo. Si legge della paura negli occhi di bambini libanesi sopravvissuti alle bombe. Roberto Vitale ripercorre giornate intense con l'attenzione volta a sud, alla Striscia di Gaza quando Israele lanciò l'offensiva «Piombo Fuso» e dal Libano qualcuno accennò ad aprire un altro fronte. «I katyuscia lanciati dalla nostra area di compentenza verso Israele - ricorda il portavoce della Pozzuolo del Friuli - è stato il momento in cui il contingente ha saputo operare al meglio, consentendo di mantenere stabile l'area e, nello stesso tempo, dimostrando il valore della missione Unifil». Pagine che descrivono i sentimenti di quegli uomini e donne in divisa con il tricolore al braccio che portano l'impegno dell'Italia per la pace in quelle terre difficili, dove la morte si nasconde ovunque e a volte ha l'aspetto innocente di un cilindretto micidiale di una cluster bomb. «Questo libro è una finestra su un mondo sul quale non sempre si accendono i riflettori... È un mondo fatto di persone che vivono con passione il loro lavoro, per le quali il servizio è vocazione sincera», scrive nella prefazione il ministro degli Esteri Franco Frattini che laggiù cogliendo quell'aspetto umano che spesso viene dimenticato e che «Lampi di guerra» descrive con meticolosità. Mau. Pic.

Dai blog