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«Impossibile blindare il Pontefice»

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Nonostanterestino molti interrogativi sulla sicurezza, anche in considerazione del fatto che la donna aveva tentato lo stesso gesto lo scorso anno, nessuno, entro le mura vaticane, ne mette in discussione l'efficienza. La stampa internazionale parla di «falle» dell'apparato, ma in Vaticano assicurano che non si può «blindare il Papa». Si tratta - ha spiegato il portavoce padre Lombardi - di un sistema che agisce in base al principio che sia «cosa impensabile» creare un «muro» tra il Pontefice e i suoi fedeli. Impossibile blindare la sicurezza del Papa al cento per cento. L'apparato, si dice in Vaticano, ha rispettato il protocollo. Accanto al Pontefice giovedì sera, come sempre, c'erano gli uomini della Gendarmeria, le Guardie svizzere, il medico, i cerimonieri, e il prefetto reggente. In tutto, un centinaio di uomini a vegliare sulla sua incolumità. Intanto dalle indagini condotte dalla Gendarmeria vaticana è emerso che la Maiolo è entrata nella basilica con un biglietto non nominativo che viene di norma distribuito senza che vengano chiesti i documenti, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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