Il solito Di Pietro: «Sono d'accordo, ma Berlusconi non intende»
Anchedavanti alle parole di Benedetto XVI Antonio Di Pietro non perde l'occasione per sollevare la sua quotidiana polemica nei confronti di Silvio Berlusconi. «Certamente - scrive il leader dell'Idv sul suo blog -, se pur con parole diverse, ritengo di aver agito politicamente secondo gli intenti e l'augurio espressi da Benedetto XVI poiché ho sempre creduto che l'equità sociale, la solidarietà ed il rispetto delle regole (e delle leggi), debbano essere alla base del vivere sociale come valori per lo sviluppo e per il progresso». E dall'alto del suo pulpito Tonino accoglie l'auspicio del Papa che dopo l'Angelus ha chiesto per l'Italia «un generoso impegno per la concorde costruzione di una società più giusta e solidale» anche se non può esimersi dal sottolineare i peccati di Silvio Berlusconi. «Non avendo fatto nomi - sostiene -, il Santo Padre ha avuto subito la riprova che il nostro presidente del Consiglio, tutt'altro che uomo di principi cristiani, non ha recepito la chiamata alla responsabilità. Infatti, la sua prima dichiarazione, rilasciata dopo le parole del Pontefice, è stata: "Dobbiamo contrastare queste fabbriche di menzogne, di estremismo e anche di odio", tirandosi fuori, così, da ogni responsabilità per la situazione vigente ed incurante del fatto che lui ed i suoi scagnozzi sono il vero mantice del disagio e dell'istigazione nel nostro Paese». In serata poi, intervistato dal Tg3, Di Pietro ha rincarato la dose: ««L'unica riforma che vuole Berlusconi è quella che gli assicura l'impunità».