Il kamikaze solitario nuova arma di Al Qaeda
La nuova armata di Al Qaeda si è messa in moto. Il fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit è l’ennesimo episodio di un pericolo immanente che i servizi antiterrorismo occidentali da tempo hanno segnalato. Nel mirino innanzitutto l’America ma anche tutte le nazioni che hanno inviato le loro truppe in Afghanistan. Lo studente nigeriano, Farouk Abdul Abdul Mutallab, iscritto alla facoltà di ingegneria a Londra, sarebbe stato reclutato proprio nella capitale inglese da quella rete di Al Qaeda che sta riorganizzando le cellule in Europa. Già nei giorni del G8 de L'Aquila si parlò di 15-20 terroristi, addestrati nei campi del Pakistan e dell'Algeria a sequestrare e far esplodere jet, che sarebbero stati infiltrati segretamente in sei Paesi europei, tra cui l'Italia, e il Medio Oriente. Nuova base di regia di Al Qaeda sarebbe lo Yemen dove l'imam estremista Anwar Al Awlaki risulta legato sia al killer di Fort Hood, Nidal Malik Hasan sia al fallito kamikaze di Detroit. I terroristi pronti ad entrare in azione sarebbero nascosti oltre che in Italia, in Gran Bretagna, Francia, Germania, Turchia ed Egitto. Una rete di uomini preparati ad agire da soli, usando nuove tecniche di attacco e soprattutto di comportamento per evitare di essere scoperti. È stato Il BND, il servizio segreto della Germania che a ottobre ha inviato un'informativa ai Paesi alleati sulle nuove modalità di azione di queste nuove cellule. Il centro del coordinamento ancora una volta la città di Amburgo così come era accaduto per i kamikaze dell'11 settembre. Secondo questo dossier la nuova rete terroristica di matrice jihadista ha reclutato persone non legate direttamente ad Al Qaeda, molti sono cittadini europei e africani. Sono state aumentate le misure di sicurezza interna all'organizzazione: i contatti sono mantenuti da un ristretto numero di corrieri che veicolano gli ordini. Infatti per evitare di essere intercettati è stato vietato alle nuove reclute di comunicare per telefono o usare internet. I «mujahedin» che operano in Occidente devono vivere una vita il più possibile vicina alle abitudini del Paese e quindi non ostentare la loro fede islamica. Ogni singolo combattente deve individuare una serie di obiettivi da colpire. Le armi e l'esplosivo devono essere procurati senza entrare in contatto con l'organizzazione. Il modello fai da te come nel caso di Mohammed Game, il libico del fallito attentato a Milano. I servizi di intelligence della Germania sono convinti che questo vademecum sia stato preparato direttamente da Osama Bin Laden e sia il frutto di un'attenta analisi di contromisure alla guerra al terrore messa in atto dall'Occidente. All'identikit di questi nuovi terroristi corrisponde la personalità dei tre afghani arrestati a settembre negli Stati Uniti in quanto progettavano un attentato alla metropolitana di New York. Najibullah Zazi, il padre Mohammed conducevano una vita normale e avevano acquistato i prodotti chimici per l'esplosivo al supermercato. Stesso modus operandi per Tarek Mehanna ricercato nel Massachusetts che si preparava a colpire sempre negli Stati Uniti. Piani studiati per rapire e uccidere cittadini americani come lui. Convertiti e immigrati naturalizzati sono l'ultima trovata di Al Qaeda per bucare le difese dell'Occidente: macchine da guerra plagiate e condizionate per entrare in azione all'improvviso.