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Scatta l'assalto ai treni I fiumi sono a rischio

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Alterzo giorno di emergenza maltempo esplode la rabbia dei cittadini, rimasti bloccati per ore nei convogli fermi lungo la linea Milano-Bologna e nella stazione centrale del capoluogo lombardo, chiusa di fatto fino alle 13 a causa della rottura delle linee aeree, provocata dal ghiaccio. In migliaia hanno preso d'assalto i convogli quando, con ritardi di ore, hanno ripreso a circolare: in alcuni casi è dovuta intervenire anche la polizia. E ancora non è finita perché, dopo il gelo e la neve dei giorni scorsi, a preoccupare è ora il livello di fiumi e torrenti: le piogge intense attese sia alla Vigilia che a Natale su tutto il centro nord e lo scioglimento della neve provocato dall'innalzamento delle temperature, potrebbe farli salire oltre i livelli di guardia. Le avvisaglie si sono già avute in Emilia Romagna, Toscana e Liguria. E già si conta un disperso, un uomo travolto dalla piena di un torrente nell'imperiese. In montagna invece il problema potrebbe esser rappresentato dalle valanghe, tanto che sull'arco alpino l'allerta è passata da «marcata» a «forte», mentre sul centro-sud, dove è tornato il caldo, saranno i venti forti a provocare i maggiori disagi. L'odissea nel giorno delle partenze per le vacanze di Natale, con la chiusura di fabbriche e stabilimenti è iniziata nella notte quando sette treni sono rimasti bloccati sulla Milano-Bologna, con ottocento persone a bordo che sono state assistite dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Ed è deflagrata nelle prime ore della mattina, quando è andata in tilt la stazione di Milano. «A causa di una repentina e anomala formazione di ghiaccio - hanno spiegato le Ferrovie - si sono verificate numerose rotture della linea elettrica nelle tratte da Milano verso Bologna e Genova». Le linee sono state ripristinate nel corso della mattinata, ma i ritardi accumulati hanno provocato il blocco della stazione. L'ad di Ferrovie Mario Moretti sta valutando la possibilità di indennizzare tutti quei cittadini che sono rimasti bloccati per ore. Se le ferrovie sono state ancora una volta le più penalizzate, anche sulle strade ci sono stati disagi, e non è andata meglio alle 1.500 persone che avevano scelto di muoversi per mare: un principio di incendio ha bloccato danel porto di Genova il traghetto delle «Grandi navi veloci» diretto a Palermo. E così ai cittadini è toccata la stessa sorte di quelli bloccati nei treni: una notte al freddo, nelle cabine senza riscaldamento.

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