Berlusconi: "Basta odio e disfattismo"
Tutti gli indicatori economici sono positivi", anche per questo "le fabbriche del disfattismo devono smetterla di produrre un'atmosfera di odio e pessimismo". Così Silvio Berlusconi nel collegamento telefonico da Arcore con lo speciale di "Radio Anch'io" in diretta da Ll'Aquila. Il premier, sollecitato dal direttore di Radio Rai Antonio Preziosi, traccia un bilancio del 2009 e annuncia le principali iniziative per il nuovo anno. "Il bilancio è positivo, lo Stato è vicino ai cittadini", dice il presidente del Consiglio, che per quanto riguarda la crisi economica ha poi sottolineato sottolineando che "gli indicatori sono positivi". Senza ottimismo non si va da nessuna parte - Secondo il premier la ripresa "ci sarà", e inizierà nel 2010. "Tutti gli indicatori vanno in questa direzione - insiste Berlusconi -. Mi aspetto che tutti reagiscano positivamente, con fiducia, ottimismo, perché senza ottimismo non si va da nessuna parte". Poi il Cavaliere fa degli esempi concreti: quello delle "categorie che non hanno nulla da temere dalla crisi" come i pensionati o "i lavoratori pubblici, che non saranno licenziati dallo Stato e hanno avuto un incremento" delle retribuzioni nell'ultimo anno "del 3%" mentre "i costi dell'energia e della benzina sono diminuiti". Se, ha sottolineato il premier, "tutte queste categorie decidessero di non cambiare i loro consumi e i loro stili di vita...". La Manovra - Passando alla Finanziaria da poco varata, il presidente del Consiglio fa notare che con la legge non è stata introdotta nessuna nuova tassa, non è stata alzata nessuna tassa esistente, "il fatto di non avere messo le mani nelle tasche dei cittadini è certamente un merito grande del nostro governo". "Non abbiamo consentito l'attacco alla diligenza, con tutti i parlamentari che cercavano di portare a casa qualcosa per le loro clientele", dichiara Berlusconi sottolineando che la Finanziaria di 9 miliardi è stata varata "senza alzare le tasse esistenti e senza introdurre nuove tasse". Post-sisma, è stato fatto un miracolo - Sulla ricostruzione in Abruzzo, il premier evidenzia come i risultati siano stati "miracolosi". "Neanche gli inviati di una trasmissione televisiva ostile al governo sono riusciti ad ottenere commenti critici da parte degli aquilani - afferma il presidente del Consiglio -. Lo Stato ha fatto finalmente ciò che uno Stato civile deve fare".