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Meno tasse con il nucleare

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Nel 2012 cantieri aperti per rendere operativa la prima centrale nucleare

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Il nucleare italiano si avvia a diventare una realtà. Ieri il governo ha dato il via libera al decreto legislativo per il ritorno dell'atomo italiano. Nel testo approvato dal Cdm sono infatti elencati i criteri per l'individuazione dei siti su cui potranno essere costruite le nuove centrali e i compensi da destinare ai territori che accoglieranno gli impianti. I luoghi saranno indicati entro marzo su internet. Un tempo necessario a garantire la mappatura di zone che dovranno rispondere a rigidi parametri come popolazione e fattori socio-economici, qualità dell'aria, risorse idriche, fattori climatici e accessibilità. Non solo. Dovranno essere rispettate caratteristiche tecniche come la «sismo-tettonica, distanza da aree abitate, geotecnica, disponibilità di adeguate risorse per il sistema di raffreddamento, rischi potenziali indotti da attività umane nel territorio circostante». Per quanto riguarda i compensi da destinare ai territori si tratterà di un beneficio economico su base annuale da corrispondere anticipatamente per ciascun anno di costruzione dell'impianto e come anticipato da Il Tempo si tratterebbe di circa 30 milioni a reattore e un contributo per ogni Mwh prodotto. I benefici economici cadranno a pioggia su imprese e abitanti delle zone in questione non avranno solo sconti in bolletta elettrica, ma anche di quella per i rifiuti urbani, per le addizionali Irpef e Irpeg e per l'Ici. Per l'ad dell'Enel, Fulvio Conti le misure sono «una pietra miliare nel percorso per il ritorno dell'Italia al nucleare e per avviare un rinascimento industriale e tecnico del sistema produttivo e scientifico del nostro Paese». Cesare Cursi, presidente della commissione Industria del Senato ha spiegato che non ci si può «esimere dal confronto con le comunità locali che devono essere necessariamente coinvolte nel processo di scelta dei siti».  

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