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Guerra e pace tra Scajola e Prestigiacomo

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Leindiscrezioni circolate sulla presentazione del dlgs con i criteri per localizzare i siti degli impianti nucleari hanno rimesso in pista il nodo delle competenze ministeriali negli iter di autorizzazione. La Prestigiacomo avrebbe chiesto di avere diritto di esprimere il suo «concerto» su tutti gli iter autorizzativi previsti dai decreti. Non solo. Il ministro dell'Ambiente avrebbe rivebndicat alcune competenze autorizzative attribuite al ministero di Via Molise e avrebbe avanzato dei dubbi sulle competenze della nascente Agenzia per la sicurezza nucleare. Lasciata a suo avviso troppo solitaria a gestire poteri di via libera agli impianti. Insomma il provvedimento è entrato a Palazzo Chigi accompagnato dall'alta tensione tra i due dicasteri. A sciogliere il nodo che poteva intasare il cammino del nucleare italiano è stato Gianni Letta. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha convinto i litiganti a sotterare l'ascia di guerra per salvaguardare l'unitarietà del provvedimento evitando uno spezzettamento delle autorizzazioni. La linea è passata. Troppo importante dare un segnale netto pro nucleare senza polemiche. Pace fatta. E testo intatto.

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