Dal Pdl prove di dialogo sulle riforme Ma per l'Idv Berlusconi è il diavolo

"Siamo pronti al dialogo con l'opposizione. Se la sinistra è pronta". Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, a Il fatto del giorno. Sui rapporti con Napolitano Bonaiuti ribadisce che "i rapporti fra il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica sono buoni", mentre sul 2010 afferma che "ci saranno difficoltà per chi subirà la crisi occupazionale. Ma il principio del Governo è quello della solidarietà".  "Ce la faremo" - Proprio sulle ultime dichiarazioni del capo dello Stato, Il presidente del Senato Renato Schifani riconosce al presidente della Repubblica "un grandissimo ruolo non soltanto di mediazione ma di catalizzatore del clima di confronto e di rasserenamento". Intervistato da Monica Setta Schifani ha ripetuto: "Ce la faremo". Niente complotti contro il Governo, sì a un clima di dialogo, sì a riforme condivise. Sono parole importanti, sono parole nelle quali ci riconosciamo tutti noi".   "No alle bicamerali" - Per il ministro dell'Interno Roberto Maroni è la via parlamentare la strada migliore per fare le riforme che, "se c'è la volontà politica, potrebbero arrivare entro fine legislatura". Durante il suo intervento al convegno "Per una nuova costituente" organizzato questa mattina dalla Provincia di Milano ha rilevato: "Le varie bicamerali non hanno portato risultati, sono tutte fallite, mentre finora le maggiori riforme costituzionali sono state approvate attraverso la via indicata dall'articolo 138 della Costituzione".   "Al governo c'è un diavolo" - Dialogo sì, na non con tutti. Antonio Di Pietro, in una lettera di Natale pubblicata sul suo blog, ha ribadito che non è possibile il dialogo sulle riforme perchè "del diavolo non ci si può fidare". "Gesù Bambino apri gli occhi a coloro che, invece di fare opposizione, decidono di fare inciuci con questa maggioranza - scrive il leader dell'Idv -. Adesso dicono che bisogna riaprire la stagione del dialogo. E se la prendono con noi perchè a questo tavolo del dialogo non ci sediamo". "Nel nostro Paese - si legge ancora - c'è un diavolo al Governo che pensa di usare le istituzioni solo per farsi gli affari suoi". "Caro Gesù Bambino - conclude Di Pietro - l'anno prossimo mettici in condizione di liberarci politicamente, attraverso l'esercizio democratico del voto, di questo diavolo al Governo".