Gp a Roma, si fa

C’è l’accordo! Il Gran Premio di Formula Uno a Roma si farà. L’intesa, seppur ancora in via preliminare, è stata siglata da Maurizio Flammini (già «papà» della Superbike e ideatore del Gp di Roma) e Bernie Ecclestone negli uffici londinesi dell’eccentrico patron dell’attuale F1. Accordo per cinque anni (anche se nessuno lo dice in via ufficiale per ovvi motivi) più la possibilità di rinnovare per un altro lustro (anche se tutte le gare che hanno resistito per cinque anni sono poi diventate «permanenti») e primo Gp in programma a partire dal 2012: date ancora da stabilire, con aprile e ottobre in pole position anche se gli organizzatori spingono per agosto che creerebbe "problemi minimi ai residenti e ai lavoratori di quartiere". È lo stesso Flammini ad ufficializzare l'accordo con Ecclestone: «Dopo oltre un anno e mezzo di lavoro - rivela - abbiamo convinto Ecclestone che ci ha dato fiducia e abbiamo firmato un primo accordo. Ora dobbiamo sviluppare il progetto assieme al Comune e alla Regione e quindi avere le autorizzazioni dagli organi competenti. Al momento - sottolinea Flammini - non possiamo comunicare la durata, l'impegno economico, ne tantomeno gli altri dettagli dell'accordo che sono riservati. Contiamo comunque di portare a Roma il Gran Premio per un lungo periodo». Ma il passaggio chiave era questo e il Gp di Roma lo ha portato a casa. Difficile pensare che qualcosa o qualcuno possa dire «no», nonostante le preoccupazioni anche legittime di molti (compresi gli abitanti della zona), a un progetto che porterà moltissimo a tutti: abitanti, città, regione. Prestigio, soldi e tanti posti di lavoro. Le cifre stanno lì, sul tavolo, sono sempre le stesse e dicono di 1.1 miliardi di euro di indotto solo per il primo anno secondo gli studi fatti dagli organi preposti. Ma non solo perché saranno circa 9.800 i posti di lavoro «permanenti» che si apriranno per la Regione che vorrebbe dire abbassare del 6,5% la disoccupazione nel Lazio. Non poco per un progetto che non costerà quasi nulla, visto che i 200 milioni di euro di investimenti previsti per organizzare il primo Gp di Roma, verranno tirati fuori per la stragrande maggioranza da investitori privati. Ma non solo perché il progetto Formula Roma prevede sette mesi di grandi eventi per portare l'eccellenza nella capitale e aumentare di circa due milioni di unità il flusso di turisti in visita nella capitale. «Sarà un Gran Premio spettacolare - continua convinto Flammini che oltre ad essere un imprenditore è un pilota di livello e quindi appassionato di corse e circuiti - perché il tracciato previsto nel quartiere Eur, prevede ben tre punti di sorpasso». Per quanto riguarda invece la formalizzazione del progetto, gli enti locali dovrebbero essere pronti entro la fine del 2010. L'iniziativa non può non avere l'ok del sindaco Gianni Alemanno che anche ieri ha tenuto a rinnovare il suo appoggio. «Pensiamo sia molto importante, siamo favorevoli - ha spiegato - perché sarebbe anche un buon viatico per le Olimpiadi del 2020 e non sarebbe un'alternativa a Monza. Il Gp di Monza si corre sul circuito, quello di Roma sarebbe un evento integrativo e non sostitutivo». Il sindaco replica anche a chi lo mette in allerta sul malcontento e la preoccupazione dei cittadini. «Ma abbiamo calcolato - dice convinto - che c'è un indotto di oltre un miliardo di euro all'anno con questo Gran Premio. Roma ha bisogno di rinnovare l'offerta turistica e attrattiva, puntando su qualcosa che sia rivolto alle famiglie e ai giovani».