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Fiat, domani Marchionne annuncia il nuovo piano

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Ilpiano industriale che l'ad di Fiat Sergio Marchionne illustrerà a Governo e sindacati domani a Palazzo Chigi dovrà sciogliere tutti questi nodi e dovrà rispondere al pressing di chi, dall'altra parte del tavolo, chiederà nuovamente un aumento della produzione di auto proprio in Italia. L'attesa per l'incontro è forte, anche perché all'inizio di dicembre, dopo aver visto il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, lo stesso Marchionne ha riconfermato che nello stabilimento siciliano «non si faranno più auto». Proprio Scajola però ha più volte richiamato la necessità di aumentare la produzione italiana. «Ci auguriamo — ha ribadito nei giorni scorsi — che il piano Fiat produca una crescita sostanziale della produzione delle auto in Italia». Una posizione ripresa da tutti i leader sindacali. Ultimo il segretario della Cgil Guglielmo Epifani che, anche ieri, riconoscendo «un grande coraggio» al manager italo-canadese per l'operazione Chrysler, ha sottolineato come «il problema è se la Fiat diventa sempre più di testa e di cuore statunitense», che l'Italia è «il Paese dove si producono meno auto» e che «Termini Imerese, tra diretto e indotto, ha 3.000 persone e se chiude nient'altro potrà offrire prospettive a quelle persone».

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