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I Democratici con Lombardo: «Ma solo per fare le riforme»

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Èquesto il contenuto dell'ordine del giorno approvato quasi all'unanimità (un voto contrario e tre astenuti su 210 presenti) dall'Assemblea del partito che si è tenuta ieri a Palermo. Dopo settimane di dibattito interno sulla posizione da assumere nei confronti del governo di centrodestra, il documento votato ieri sera prevede l'appoggio a Lombardo ma esclusivamente su alcune riforme considerate prioritarie, come il sistema dei rifiuti, la formazione professionale, lo snellimento della burocrazia. L'ordine del giorno parte dalla premessa che «la crisi dell'alleanza di centrodestra ha ormai raggiunto l'epilogo e che continuare a nascondere questo dato è causa della paralisi politico-amministrativa che investe il governo. La Regione non può continuare a galleggiare nel pantano di una politica che non è in grado di dare soluzioni ai gravi problemi dell'Isola. La dichiarazione di definitivo fallimento della maggioranza, da parte del presidente della Regione, è condizione essenziale per verificare la possibilità di aprire una nuova fase politica di riforme». Il Pd, continua il testo, si impegna a «verificare e costruire le condizioni - nella distinzione delle responsabilità tra il nuovo governo, rispetto al quale escludiamo qualunque forma di partecipazione del partito e il confronto parlamentare, evitando ogni sostegno se non per realizzare insieme le riforme in grado di affrontare le emergenze - per promuovere la crescita e la modernizzazione della Sicilia al fine di assicurare totale discontinuità rispetto agli esiti negativi prodotti e alle pratiche utilizzate dai governi che dal 2001 si sono susseguiti in Sicilia.

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