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«La violenza può resuscitare mostri del passato»

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Loha detto ieri il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinal Angelo Bagnasco, durante la messa celebrata per i parlamentari italiani in vista del Natale. «Il messaggio del Natale - ha sottolineato il porporato - ritorna in tutta la sua bellezza e urgenza. Infatti sembra stridere rispetto al clima che stiamo vivendo come Paese». «Come è già stato rilevato da voci autorevoli, l'aria di odio personale avvelena la politica, fomenta la rissa, e sfocia in gravi e inaccettabili episodi di violenza», ha proseguito il presidente dei vescovi italiani alludendo all'attacco subito dal premier Silvio Berlusconi. «La gente è stanca e non merita questo. Senza un'evidente, onesta e concreta svolta si alimenta il senso di insicurezza, diminuisce la fiducia nelle Istituzioni, scoraggia la partecipazione alla vita del Paese, indebolisce la coesione sociale sempre doverosa e tanto più necessaria nei momenti di particolare difficoltà. Preghiamo - ha concluso Bagnasco - perché i nuovi maestri del sospetto e del risentimento depongano le parole violente che, ripetute, risuscitano ombre e mostri passati. Il nostro popolo merita il meglio di tutti i responsabili, a qualunque livello e titolo, perché al di fuori dei riflettori che a volte snaturano ed enfatizzano, porta avanti i propri doveri quotidiani con dignità, senso del dovere, con una serietà morale e capacità professionale. Questo patrimonio non va sperperato. Non possiamo permettere che si annebbi dietro a settarismi che nulla hanno a vedere con la dialettica culturale, politica e sociale. Questa mira a costruire, quella vuole distruggere».

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