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Altra botta giudiziaria, arrestato l'assessore Prosperini

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Ierisera, infatti, l'assessore al Turismo della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini, è stato arrestato dagli agenti della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo, nell'ambito dell'inchiesta sul marketing regionale del turismo. In realtà c'è un piccolo giallo visto che, quando era già uscita la notizia dell'arresto, l'esponente politico è stato raggiunto al cellulare e ha parlato in diretta alla trasmissione tv Forte e chiaro dell'emittente locale Antenna Tre. «Mi stanno arrestando? Ci sono delle agenzie che lo dicono? - ha detto Prosperini -. Scusa, non posso parlare, ma ti posso dire che così non è». Quindi, dopo aver ribadito di non essere stato arrestato, ha riattaccato e inutili sono stati i tentativi di contattarlo di nuovo. Contemporaneamente, però, il mondo politico lombardo scendeva in campo a sua difesa. A cominciare dal governatore Roberto Formigoni: «Sono certo che Pier Gianni Prosperini saprà dimostrare la sua estraneità e la sua innocenza di cui non ho motivo di dubitare. E confido che la giustizia, a cui va lasciato compiere il suo corso, saprà arrivare a conclusioni certe in un tempo molto rapido». In manette con Prosperini sono finiti anche il proprietario di Odeon Tv Raimondo Lagostena Bassi (l'accusa è di corruzione e turbativa d'asta) e il consulente Massimo Saini che avrebbe avuto un ruolo di intermediario. Al centro dell'indagine, coordinata dal pubblico ministero Alfredo Robledo e che riguarda l'assegnazione dell'appalto di servizi del valore di 7,5 milioni di euro per la promozione turistica del territorio lombardo, ci sarebbe una tangente di circa 230mila euro che sarebbe stata versata su conti correnti elvetici intestati a società fiduciarie riconducibili all'assessore Prosperini. I provvedimenti restrittivi sono stati firmati dal Gip Andrea Ghinetti.

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