La condanna del Colle: "Un gesto inconsulto"
Condanna, preoccupazione, solidarietà. Sentimenti che vengono espressi «a caldo» dalle più alte cariche dello Stato e anche dal Vaticano dopo la folle aggressione contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dichiarazioni che si uniscono al coro di sdegno di tutte le forze politiche, con la puntuale eccezione dell'Idv guidato da Antonio Di Pietro, pronto perfino in questo caso a puntare l'indice contro il premier accusandolo di essere un «istigatore». Il primo a intervenire è il presidente della Repubblica: «Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del Presidente del Consiglio, al quale va la mia personale solidarietà, e il più netto, rinnovato appello - afferma in una nota Giorgio Napolitano - perchè ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza». Per il presidente del Senato, Renato Schifani, che non ha mancato ovviamente di mostrarsi solidale con Berlusconi, è «a rischio» la stessa «pacifica convivenza del Paese». Schifani condanna duramente l'inaccettabile aggressione subita dal Cavaliere. «Quello che è accaduto - dice il presidente di Palazzo Madama - deve essere assolutamente condannato senza se e senza ma. Siamo davanti ad un gesto gravissimo, a un incivile atto di intolleranza che offende il popolo italiano e il nostro Paese». Per la seconda carica dello Stato, poi, «la pacifica convivenza democratica del Paese è a rischio». Schifani lo ha dichiarato in collegamento telefonico con il Tg1 ,commentando l'episodio di Milano. «Ritengo che sia giunto il momento che la politica si interroghi a 360 gradi e occorre fare il punto - conclude - sul linguaggio usato» dalla politica e sul «clima di tensione». Preoccupazione per i fatti meneghini è stata espressa anche dalla Santa Sede. La «doverosa solidarietà» del Vaticano al presidente del Consiglio è giunta, ieri sera, ad opera del portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi. «È un fatto molto grave e preoccupante - afferma Lombardi - che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole si passi alla violenza nei fatti. Ogni violenza - prosegue il religioso - va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società. Al presidente Berlusconi, così irresponsabilmente colpito, va la nostra doverosa solidarietà». Ma. Ga.