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«Spero non gli accada come a me»

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RoccoButtiglione, anche lui vittima nel 1994 di uno dei primi fuorionda diffuso da Striscia la Notizia è determinato nel condannare l'episodio capitato al presidente della Camera Gianfranco Fini. Quella di Fini «era una conversazione privata anche se avvenuta in pubblico - dice - e nei vari registri della comunicazione verbale può capitare di dire cose in modo scherzoso che non si pensano veramente». Il presidente dei centristi non ha dubbi che in questi casi «la migliore difesa è quella di dire in pubblico quanto si è detto in privato. Anche se questo talvolta non basta». Striscia nel '94 mandò in onda un colloquio tra Buttiglione, allora segretario del Ppi, ed il portavoce di Forza Italia, ruolo in quegli anni ricoperto da Antonio Tajani, registrato all'insaputa dei due parlamentari, in cui Buttiglione proponeva a Tajani un'alleanza tra Ppi e Forza Italia per le elezioni politiche. «Anche io - ricorda - dissi allora in pubblico quello che avevo sostenuto in privato». Ma «quando si diffonde un certo odore di linciaggio allora tutti cominciano a colpire chi si vuole colpire. E anche a me capitò così. Non auguro a Fini che gli accada la stessa cosa». Buttiglione critica quindi l'opera «di una certa stampa» quando decide di intraprendere una sorta di «caccia all'uomo. Quando hanno deciso di impiccarti è difficile contrastarlo».

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