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E ora in Lombardia il Carroccio torna a fare pressing

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L'avvisodi garanzia al presidente Formigoni mette in gioco anche la sua candidatura, ritenuta tra quelle certe, per la guida della regione Lombardia. A questo punto si riaprono tutti gli scenari possibili, come per esempio, quello di dare la casella del Pirellone alla Lega. Intanto, tutto il partito di via dell'Umiltà fa quadrato intorno all'attuale governatore meneghino. «Ormai siamo davanti ad una commedia delle parti - commenta il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi -. Appena si avvicinano le elezioni il solito zelante magistrato tira fuori l'avviso di garanzia. Oggi tocca al Governatore Formigoni, che già nel 2006 aveva dimostrato la sua assoluta estraneità. Forse si tratta di una puntata di "scherzi a parte". Ma non c'è niente da ridere». I coordinatori Pdl, nel frattempo, continuano a lavorare sulle candidature. Tra frenate e accelerazioni, proseguono le trattative all'interno del partito e con Lega e Udc per definire il quadro delle candidature. Secondo fonti parlamentari della maggioranza, anche questa settimana non si arriverà a completare la lista dei nomi e forse nemmeno la prossima. Non è, infatti, in programma nessun ufficio di presidenza del Popolo della libertà (come annunciato in un primo momento) e Silvio Berlusconi ha un'agenda fitta di impegni, soprattutto internazionali, che lo porteranno spesso lontano da Roma. Si allungano, quindi, i tempi, anche se non manca chi assicura che il traguardo è vicino. «Prima di Natale sarà tutto definito», garantisce il coordinatore nazionale Ignazio La Russa, che sta seguendo in prima persona la vicenda in stretto contatto con Denis Verdini e Sandro Bondi, componenti del "tridente" di via dell'Umiltà. A conferma che serve un ulteriore approfondimento sulle candidature per le elezioni del 2010, un autorevole parlamentare della Lega si limita a una battuta: «Chiuderemo tra Natale e Capodanno...». Il Pdl continua, intanto, a commissionare sondaggi riservati per testare il gradimento dei diversi papabili alla corsa a governatore. In questi giorni, riferiscono le stesse fonti, continuerà il lavoro delle diplomazie dei diversi partiti del centrodestra per sciogliere i nodi nelle regioni-chiave come Campania e Lazio. Quanto al caso Cosentino, l'incontro tra i parlamentari del Pdl eletti in Campania per una "riflessione" sulla vicenda, previsto lunedì a Napoli e poi rinviato, si terrà in settimana nella capitale, probabilmente al Senato. Tra i motivi che hanno fatto slittare la riunione, gli impegni del sottosegretario all'Economia che ha presentato ricorso in Cassazione contro l'ordinanza di arresto della Procura di Napoli. L'Alta Corte adesso dovrà pronunciarsi entro 30 giorni.

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