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Dai pm primo siluro per Formigoni

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni

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Il tanto annunciato avviso di garanzia è arrivato. «Eccolo, eccolo il tanto desiderato, agognato, scongiurato avviso di garanzia al presidente Formigoni è arrivato. Consegnato stamattina in base a presunte violazioni dell'articolo 674 intitolato "getto pericoloso di cose in luogo pubblico"». Con queste parole, pronunciate in tono ironico, il presidente del Pirellone si è rivolto ai giornalisti in una improvvisata conferenza stampa convocata per ieri pomeriggio. Sotto accusa il piano di azione regionale per la riduzione dell'inquinamento atmosferico. L'avviso di garanzia è partito dalla Procura di Milano, e riguarda un'inchiesta su ambiente e inquinamento: in particolare la giunta della Regione Lombardia non ha impedito che venissero superati i livelli di smog previsti dalla legge. Avvisi di garanzia anche per il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della provincia Guido Podestà. «Finalmente hanno trovato come incastrare il presidente della Regione. Sembra che questa cosa sia avvenuta sulla base di una denuncia presentata da non si sa chi», ha aggiunto in tono sarcastico Formigoni. L'inchiesta riguarda fatti avvenuti «dal 22 novembre 2007 al 22 novembre 2009». «Il caso è identico a quello che si è presentato nel 2006 quando il presidente della Regione, ovvero Roberto Formigoni e il sindaco di Milano, allora Gabriele Albertini, furono destinatari di una denuncia». In quell'occasione, «il Pm, Grazia Colacicco, rilevando che non solo il presidente Formigoni non aveva commesso nessuna inadempienza o omissione». Al contrario, scriveva il Pm, «dalla documentazione agli atti risulta che la Regione Lombardia abbia adottato un piano d'azione per il contenimento e la prevenzione di episodi acuti di inquinamento atmosferico prevedendo misure di controllo compreso il traffico veicolare». Formigoni ha detto inoltre di attendersi un altro avviso di garanzia «a giorni» dalla Procura dell'Aquila in relazione alla ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo, alla quale il Pirellone ha partecipato con la realizzazione di una nuova Casa dello studente in legno. L'avviso di garanzia nasce da un esposto presentato dal Codacons. A confermarlo è il legale dell'associazione, l'avvocato Marco Donzelli. Negli anni scorsi le denunce analoghe sono state sempre archiviate e anche in questa occasione la procura aveva chiesto l'archiviazione. Il Gip però ha respinto al richiesta «chiedendo nuovi accertamenti» per fare i quali sarebbe stato emesso l'avviso di garanzia. In serata si esprime anche il coordinamento nazionale di Via dell'Umiltà. Con una nota congiunta, il triumvirato del Pdl esprime tutta la solidarietà al governatore lombardo. E aggiungono: «Si tratta di un dovuto avviso per una ipotesi di reato contravvenzionale (oltretutto ancora da verificare come dice la stessa Procura) punibile al massimo con una ammenda. Se non fosse lo specchio di una ormai insostenibile caccia alle streghe, quasi quasi scapperebbe da ridere».

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