"Incidente? Brenda non è morta così"
«Ho visto Brenda un'ora e mezzo prima di morire; quella sera non era ubriaca». Il giorno prima di morire mi ha regalato una statuetta di Padre Pio e una di Santa Caterina da Cascia. Non credo che sia morta per un incidente perché non hanno trovato sigarette e lei aveva l'abitudine di fumare e buttare fuori le sigarette». Così China, l'amica del cuore di Brenda, il trans morto a Roma in via dei Due Ponti a «Domenica cinque», il talk show di Canale 5. A proposito dell'articolo uscito su «Novella 2000» in cui il presunto ex fidanzato di Brenda ha sostenuto che lei riprendeva con la telecamera tutti i suoi clienti per poi ricattarli e che dal 2007 dava questi filmati ai carabinieri che sono stati indagati nell'indagine, China e Barbara sostengono: «Questo signore non è mai stato nella vita di Brenda. Lui era conosciuto solo perchè vendeva la droga». Ospite in studio anche Vladimir Luxuria che a proposito della morte di Brenda sostiene: «Non ho mai creduto nè in un incidente né in un suicidio, io credo che Brenda avesse dei documenti che a qualcuno davano fastidio e io ho sempre pensato che anche il furto del cellulare sia stato fatto per nascondere quello che c'era dentro». A proposito del rapporto tra Brenda e l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo, China ha detto: «Brenda dopo un festino mi ha chiamata e mi ha detto di andare a vedere quanto l'aveva pagata un cliente e mi ha fatto vedere che aveva 28 mila euro anche se mi ha detto che erano 30 mila. Mi ha detto che glieli aveva dati Marrazzo». A proposito di soli, si è aggiunta la polemica per il compenso di «Porta a porta» per l'intervista a Natalie, sollevato con le affermazioni del parlamentare Gianluca Buonanno in seguito alle dichiarazioni fatte dalla trans a telecamere nascoste in cui sosteneva di aver percepito del denaro per partecipare a duna trasmissione Rai. Bruno Vespa è intervenuto al al telefono a «Domenica Cinque»: «Mai pagata Natalie per averla in trasmissione a "Porta a porta". Volevo tranquillizzare gli spettatori che "Porta a Porta" non ha mai pagato nessuna di queste persone. Queste persone non ci hanno chiesto soldi e mi dispiace che non ci rassegni al fatto che a "Porta a Porta" si possa venire gratis. Non mi esporrei in prima persona se avessi qualcosa da nascondere». Alla trasmissione è intervenuta Natalie in collegamento da via Gradoli e dichiara: «Io non ho niente da nascondere: non ho fatto 8 mesi di carcere per sfruttamento della prostituzione ma perché ho insultato un poliziotto. Io non ho mai chiesto il pizzo e voglio rispetto per via Gradoli che è una via tranquilla. Io non posso parlare male di Brenda e mi dispiace che sia morta anche se non eravamo amiche». Oggi arriva in Procura a Roma, insieme con la sorella, Azeneta Mendes Paes, la mamma di Brenda. La donna, arrivata l'altro ieri da Belem dal Brasile all'aeroporto di Fiumicino, dovrà eseguire alcuni adempimenti formali con i suoi due legali, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. C'è la possibilità che possa essere ascoltata dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli, ma l'audizione potrebbe tenersi anche nei prossimi giorni. Sicuramente, invece, dopo l'appuntamento a piazzale Clodio, la signora Azenete si recherà all'obitorio del policlinico Gemelli per portare un omaggio a Brenda, al secolo Wendell Mendes Paes, che proprio ieri avrebbe compiuto 32 anni. L'intenzione della signora Azenete è di poter riportare in Brasile le spoglie del figlio. Ultima tappa sarà presumibilmente in via Due Ponti, a casa di Brenda. La Procura ha aperto sulla morte del trans, coinvolta nel caso Marrazzo, un fascicolo per omicidio volontario.