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E in Calabria il Pdl contrario alle primarie imposte da Loiero

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Partecipareo no alle primarie in Calabria? È questo uno degli interrogativi che in questi giorni agitano le acque del Pdl, nel baillamme generale per le regionali dell'anno prossimo. Mentre la griglia dei candidati resta immutata (il pensiero principale di tutta la maggioranza è per ora la giustizia), mentre i tre coordinatori del partito sono a lavoro per tentare di trovare la quadra tra tutti gli alleati, mentre il clima da separati in casa che ancora persiste tra i cofondatori del Pdl, Berlusconi e Fini, incide sul dibattito politico attuale, si pone per il partito di via dell'Umiltà il caso Calabria. La storia: il tutto ha origine con la decisione dell'attuale presidente della Regione Agazio Loiero di spendere fino a 600 mila euro per finanziare le primarie per le elezioni 2010. La Calabria, infatti, ha approvato il progetto di legge 387/8 dal titolo «Norme per lo svolgimento di elezioni primarie per la selezione di candidati alla elezione del presidente della Giunta regionale», primi firmatari lo stesso Loiero e il presidente dell'assemblea Giuseppe Bova (Pd). Il governatore calabrese, in sostanza, ha istituzionalizzato le primarie, con i soldi della Regione, fissando la data di svolgimento per il 10 gennaio. Dopodiché, il governo ha impugnato questa legge, poichè «illeggittima» in alcune parti. Risultato? La mancata partecipazione alle primarie «da parte dei partiti non produce alcuna sanzione». Da parte del Pdl, dunque, nessun obbligo a fare le primarie per scegliere il suo candidato. Anche perché, come spiega il vicecoordinatore regionale del partito Antonio Gentile di fatto «i cittadini, i dirigenti locali e regionali sino ai massimi vertici nazionali hanno scelto Giuseppe Scopelliti». Nonostante l'autocandidatura di Bernardo Misaggi (il medico che ha curato la mamma di Silvio Berlusconi) sul sindaco di Reggio Calabria continuano infatti a puntare tutti i colonnelli di An, a cominciare da Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa. E non solo. Anche tra le fila degli ex azzurri il sostegno per Scopelliti è pieno. L'ufficio elettorale del Pdl si è messo comunque intorno a un tavolo per valutare l'ipotesi di partecipare alle primarie organizzate da Loiero. Il dubbio principale, come spiega il responsabile Ignazio Abrignani è che una scelta del genere «può essere utile laddove il territorio non esprime già una scelta forte e unitaria. In Calabria non è così. E comunque le primarie autonome di un partito devono restare a carico del partito stesso se decide di farle, e non di tutti i i cittadini». Questo il ragionamento del Pdl, che ieri ha preparato una nota con i pro e i contro dell'operazione. Nota che il triumvirato del Pdl ha inviato al premier, e su cui Berlusconi dovrà decidere a breve. Sì perché il termine ultimo di presentazione delle liste, contenente uno o più candidati, dovrà essere effettuata entro le 12 di domenica prossima. Con tanto di contrassegno con cui si intende concorrere alle elezioni del 10 gennaio, la lista dei candidati, un regolamento di autodisciplina della campagna elettorale. La parola dunque passa al premier. Gia.Ron.

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