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«Nel ddl Alfano ci sono logiche aziendali»

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Male domande di Lucia Annunziata lo portano sul terreno del «processo breve» e delle ipotesi che circolano su come tutelare il premier dopo la bocciatura del Lodo Alfano. Il Ddl sulla riforma della giustizia per Spataro è inutile e sembra ispirato da «logica aziendale» in alcuni suoi punti. E scoppia la polemica con le reazioni dei politici del centrodestra. Prima il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri: «Spataro, dopo le performance di Ingroia rende ancora più intensa la campagna televisiva a base di menzogne della sinistra giudiziaria. Poi il ministro della Cultura Sandro Bondi: «Non c'è un solo Paese nel mondo, neppure quelli più lontani dalla democrazia, in cui un magistrato può dire pubblicamente quello che ha detto Spataro. Ma la seconda anomalia del nostro Paese riguarda il fatto che la sinistra non ritiene, di fronte a questa gravissima vicenda, di esprimere la propria preoccupazione e la propria condanna». Il Guardasigilli ha detto che, col provvedimento in discussione, solo l'1% dei processi subirà uno stop. Per Spataro, le parole del ministro «rendono la dimensione del paradosso. Non si è accorto di essere incorso in un pericoloso boomerang». Altra bordata sulla «logica aziendale» che ispirerebbe i passaggi del ddl Alfano sullo "sganciamento" tra pm e polizia giudiziaria.

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