La nota stonata dell'Anm
... disarmo tra maggioranza e opposizione che si troveranno a discutere assieme di riforme al Senato, disarmo tra i palazzi, per esempio tra Palazzo Chigi e il Quirinale. Quanto durerà? Due ore? Quattro giorni? Nove settimane, magari e mezzo? Sono domande a cui è impossibile dare risposte anche perché di primi vagiti di fasi dialoganti se ne sono ascoltati anche troppi. Quello su cui si può esser certi, però, è che se questa nuova stagione deve davvero sbocciare è necessario che prima tutti gli attori cedano qualcosa. Siano cioè disposti a perdere qualche privilegio, scendere dal piedistallo, fare un passo indietro. Insomma, è necessario che ciascuno metta sul tavolo qualcosa di proprio se l’intento è quello di migliorare il tutto. La politica per esempio qualche timido segnale lo ha lanciato. Per esempio il Pdl appare pronto a sacrificare la candidatura di Nicola Cosentino alla presidenza della Regione Campania. Il sottosegretario (sul quale mercoledì si voteranno le mozioni che ne chiedono le dimissioni dal governo) lo sa e si rende conto che, anche sentendosi innocente, non può pretendere troppo dal premier. Ciò che davvero non si è capito è che cosa sono invece pronti a cedere i magistrati. Se per esempio l’Anm sia disponibile anche solo a finirla con i toni da guerra civile che la contraddistinguono. Staremo a vedere.