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Merlo: «È questa la considerazione che hanno di noi?»

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Alpunto che, per mesi, il Partito Democratico si interrogò sull'opportunità o meno di entrare nella famiglia dei socialisti europei. Se la cavò con un compromesso: nessuna confluenza ma un cambio di nome al gruppo nel Parlamento Ue. Da Socialisti europei a Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici. Ma la bocciatura di Massimo D'Alema ha riportato i nodi al pettine. Tanto che Giorgio Merlo, ex deputato Dl e attuale vicepresidente della commissione di Vigilanza, rilancia i dubbi. «Al di là di tante chiacchiere e interpretazioni interessate - commenta il deputato del Pd -, la bocciatura di D'Alema a responsabile della politica estera europea ci porta ad una sola conclusione politica: e cioè, se è questa la considerazione che il Pse ha del Partito democratico e di un suo illustre esponente, che c'entriamo noi, e cioè tutti noi del Pd, con quell'esperienza politica?». «Forse considerati gregari - afferma Merlo - perché non ortodossi a sufficienza? È bene, forse, dedurre una considerazione politica da simile atteggiamento. Il Pse può essere un valido alleato ma certamente non sarà mai un contenitore in cui confluire».

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