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Sulla televisione del Pd una ragazza che si buca

Una ragazza si buca all'otel Boomerang

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Chi l'ha visto ne è rimasto choccato. Difficile non capirlo visto che dopo due minuti di filmato, uno dei protagonisti, una ragazza che avrà sì e no trent'anni, si prepara una siringa di eroina e se la infila nel braccio sinistro. Il tutto davanti all'obiettivo della telecamera. No, non è uno scherzo, ma un video apparso quattro giorni fa sul portale web di Youdem tv, la televisione del Partito Democratico. Dieci minuti di viaggio all'interno dell'hotel Boomerang (che dà il titolo alla produzione) di Castel Volturno in provincia di Caserta. Una struttura decadente dove, tra i rifiuti, vivono tossicodipendenti immigrati e italiani. Un documentario curato da Leonardo Gallo, Luigi Incarnato e Ileno Verga, e prodotto da Narissa Bradford ex modella afroamericana nata nel Mississipi e balzata agli onori delle cronache nel 2004 per aver chiesto un vitalizio mensile di 50mila dollari all'ex convivente Franco Colosio (che ha sempre smentito la relazione ndr) imprenditore bresciano con interessi finanziari nella società Hopa di Emilio Gnutti ed ex proprietario della catena di supermercati Colmark. Il lavoro, risultato di una settimana vissuta all'interno dell'hotel, risale al 2006 ma è stato presentato solamente al Festival del documentario Hai visto mai di Siena. Alla fine di settembre Verga lo ha messo online su Youtube e lo scorso 26 ottobre, parlando al Corriere del Mezzogiorno, la Bradford ha fatto sapere che si sta muovendo per portare il filmato negli Usa. Nel frattempo è approdato su Youdem. Per vederlo basta andare sul sito e cliccare sull'icona posta nella spalletta laterale. Ma da Youdem confessano che la scelta di «pubblicarlo» non è stata indolore. «La nostra - spiega il responsabile web della televisione Gianluigi De Stefano - è una social tv dove, oltre ai video del canale satellitare, raccogliamo le segnalazioni che ci arrivano dagli utenti. È uno strumento di ascolto e, per quanto possibile, cerchiamo di raccontare, attraverso i video che ci arrivano dal territorio, l'Italia con i suoi problemi. Dalla spazzatura di Napoli alle testimonianze sui comuni che, in Sicilia, pongono vincoli alle manifestazioni di denuncia contro la mafia. Ovviamente c'è un lavoro di verifica e filtro perché, pur senza censurare nessuno, non possiamo pubblicare qualsiasi cosa». Così, quando è arrivato Hotel Boomerang, confessa De Stefano, «ci siamo subito domandati: lo mettiamo o no? Abbiamo deciso di metterlo online anche se mi rendo conto che le immagini sono un vero e proprio cazzotto nello stomaco. È il nostro modo per denunciare che in Italia c'è anche questo tipo di degrado e bisogna ricordarselo». Della stessa idea Francesco Verducci, responsabile della comunicazione online del Partito Democratico che, ricordando che «quella di Youdem è una piattaforma aggregativa», rivendica la scelta di rilanciare il video. «La redazione lo ha visionato - conferma - e abbiamo scelto di pubblicarlo perché si tratta di un filmato di denuncia sociale. E, anche se questo è particolarmente forte, ne abbiamo già ospitati altri in passato. Dopotutto la missione di Youdem è anche quella di pubblicare questi video, soprattutto se denunciano situazioni di disagio». Su una cosa non c'è dubbio. La scelta editoriale della televisione democratica farà discutere. E probabilmente riaprirà il dibattito sull'opportunità di pubblicare certe immagini su piattaforme aperte al pubblico. In particolare quello giovane. Ed è difficile non notare che questo accade nel giorno in cui a Napoli viene arrestato il presunto protagonista di un altro video choc. Sarebbe infatti uno spacciatore di 27 anni il killer che, l'11 maggio scorso, aveva giustiziato con un colpo di pistola alla tempia un uomo davanti ad un bar del rione Sanità. Le forze dell'ordine lo hanno fermato dalle parti di Castel Volturno.

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