«Andare alle elezioni anticipate sarebbe una follia», è ora di «concentrarsi sulla crisi» e «fare le grandi riforme».
Laleader degli industriali, nel corso del suo intervento alla scuola di Polizia Tributaria di Ostia, ha espresso preoccupazione per il «momento delicato» in cui è fondamentale non perdere di vista il bene del Paese. «La prima richiesta alla politica è di non portare avanti litigiosità, conflitti continui, ma di concentrarsi sulla crisi, sui problemi dei lavoratori e delle imprese», ha detto Marcegaglia. Le istituzioni devono lavorare ancora sulla situazione economica dell'Italia: pur in presenza di segnali di ripresa e dati «migliori delle previsioni», come le stime dell'Ocse. «Il ritorno alla crescita sarà ancora piuttosto lento ed incerto», ha infatti sottolineato. «È difficile fare previsioni ma la nostra percezione è che, pur in presenza di segnali di miglioramento, la crescita sarà piuttosto bassa, ci vorrà tempo». Per dare slancio alla crescita del Paese è necessario, quindi, «portare avanti le riforme strutturali». E proprio sulle Riforme scende in campo anche il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo. «Credo che le persone più responsabili di entrambi gli schieramenti debbano condividere le poche e chiare cose da fare per il bene del Paese, e mettere da parte un clima che negli ultimi tempi è diventato veramente irrespirabile, con continue discussioni e temi lontani dai problemi veri dei cittadini e del Paese». Montezemolo ha parlato di giustizia, sottolineando che il sistema «va migliorato», ma ha anche chiarito che il tema della riforma «diventa pericoloso solo se si affronta con un'ottica sbagliata: si può migliorare ma se parliamo di problemi personali rischiamo di non fare buone riforme». Inoltre, l'ex presidente di Confindustria ha bocciato l'ipotesi di elezioni anticipate: «Sarebbero un'umiliazione rispetto a un governo che ha una maggioranza enorme, ha i numeri in Parlamento ed è d'accordo sul programma». E conclude: «Questo è un Paese strano perchè quando la classe dirigente non si occupa di politica viene criticata perchè pensa solo ai propri interessi e quando invece si vuole impegnare nella "res publica", allora si grida al complotto, come se la politica fosse esclusiva di qualcuno».