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Cosentino attacca: sono perseguitato Scontro nel Pdl sull'ipotesi di dimissioni

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L'esponentedel governo si difende, spara a zero sui magistrati («contro di me non un fumus persecutionis, ma un fumone di persecuzione»), dichiara di essere vittima della giustizia a «orologeria», visto che lo scandalo scoppia quando si parla di lui «come candidato per la Campania», e chiede che non venga autorizzato il suo arresto. Nel Pdl, intanto, è polemica tra chi, come il vicecapogruppo alla Camera Italo Bocchino, minaccia di chiedere le dimissioni di Cosentino dal governo insieme al centrosinistra e chi invece, come il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto difende il collega a spada tratta. Sostenendo che chi è garantista con i nemici, figuriamoci se non lo è «con gli amici». Ma anche nel centrosinistra è scontro aperto. Di Pietro se la prende con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che non fa firmare ai suoi la mozione di sfiducia dell'Idv (servono 63 firme, mentre i dipietristi sono 25). E Bersani si difende: la primogenitura della mozione di sfiducia è dei Democratici che la presentarono al Senato circa un anno fa. Berlusconi assicura che «non intende intervenire». Bossi invece non risparmia stoccate: « No ad un garantismo a fasi alterne».

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