Torna la voglia di ballare E i nonni tornano adolescenti
Dei nipoti il sabato sera non vogliono sentir parlare. Meglio andare a ballare liscio e balli di gruppo con il marito, il compagno o, ancora meglio, per cercarne uno. Si racconta così la terza età attraverso le voci di Rocco, Lucia, Antonio, Cesare e tutti gli altri che nel weekend preferiscono socializzare nei centri sociali piuttosto che restare a casa e leggere favole ai propri nipoti. Ce ne sono circa duecento in quello di San Martino, piccola frazione del chietino. La sala è messa a disposizione dal Comune, ma loro si autofinanziano: due euro a testa per pagare i musicisti e poi tutti in pista. E se qualcuno i nipoti non li vuole tra i piedi, altri li hanno troppo lontani. È il caso di Rocco, il "single incallito" come ama definirsi: un matrimonio per procura quando era emigrato in Australia, quattro figli e il divorzio. "Non siamo mai andati d'accordo. Quando vado io in Australia mia moglie torna in Italia e viceversa". Lui la sessantina l'ha passata da un po' e ogni sabato e domenica è pronto ad accompagnare nelle danze una o più dame e chissà che tra loro, come è già successo, non ci sia il prossimo amore. Cesare di anni ne ha 86, è vedovo da 12 anni, ma tra una polka e una mazurka, aveva anche ritrovato l'amore: "Ho sofferto tanto - racconta - l'ho incontrata qui. Dopo un po', però, ho capito che voleva solo i miei soldi". Antonio, anche lui vedovo, di trofei di ballo con la moglie ne ha vinti una quindicina e ora è Lucia la sua nuova partner in pista e nella vita. "Ci siamo conosciuti qui", racconta. E quando a lui e Rocco, il single, chiedo come si fa a conquistare una donna dopo i sessant'anni, scoppiano in una fragorosa risata: "Dopo i sessanta dobbiamo stare attenti noi. Sono loro che ti saltano addosso". Eh sì, la terza età cambia e il modo di vedere gli anziani anche. Lo sa bene Paola, una delle animatrici del centro sociale di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti. "Facciamo parte di una cooperativa che gestisce la sala messa a disposizione dal Comune - spiega - Il mio modo di vedere gli anziani si è stravolto: sono più attivi dei giovani". E lo dice con cognizione di causa visto che il suo ballerino preferito è Rodolfo, un giovanotto di 91 anni: un vero asso del liscio. "Abbiamo 400 tesserati - aggiunge Paola - Partecipano a incontri culturali, artistici e quando si balla si fa una festa a tema: le donne preparano qualcosa da mangiare e si chiude così la serata". Domenica c'è stata la "Festa della ricotta" e le donne, tutte elegantissime, hanno portato i dolcetti fatti in casa. Quei dolcetti che nell'immaginario pensiamo ancora sulle tavole, pronti ad accogliere i nipotini in visita. Forse qualcosa si è perso e forse qualcos'altro, in una società in cui spesso si resta troppo soli, si è trovato. Basta guardare Dora e Berardino. Lui la stringe e l'accompagna in un waltzer d'altri tempi: "Lei è quasi completamente cieca - spiega Paola - Berardino l'ha incontrato qui e da allora è diventato i suoi occhi".