Obama: "L'Asia si apra di più"

Il presidente americano Barack Obama è giunto ieri a Singapore, seconda tappa del suo viaggio in Asia, per lanciare al vertice dell'Apec (il forum dei 21 paesi dell'Asia-Pacifico) un semplice messaggio: le economie asiatiche non possono continuare a basare la loro spettacolare espansione sulla bramosia dei consumatori americani. Occorre creare un nuovo modello che garantisca una crescita economica equilibrata e sostenibile. Ma l'appello di Obama ai paesi asiatici ad aprire di più i loro mercati ai prodotti americani è stato preceduto da una raffica di critiche da parte di alcuni paesi Apec che mettono gli Stati Uniti sul banco degli imputati per un ritorno al protezionismo che la nuova amministrazione Usa condanna con le parole ma non con i fatti. Il presidente messicano Felipe Calderon ha accusato gli Stati Uniti di «andare nel senso opposto al libero scambio» citando le clausole «buy american» inserite in sempre più atti legislativi del Congresso. Critiche agli Stati Uniti sono state anche dalla Cina («le misure protezionistiche Usa impediscono la ripresa del commercio internazionale e aggravano la situazione dell'economia mondiale») e dalla Russia («Siamo perfettamente consapevoli degli effetti nefasti del protezionismo», ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev, che oggi incontrerà Obama). Il presidente Obama ha promesso un cambiamento di politica verso l'Asia rispetto al suo predecessore George W. Bush: «L'era del disimpegno è finita vogliamo tornare a giocare un ruolo importante» nelle attività decisionali sulla politica economica del continente. Ma il modello di crescita economica deve cambiare, ha ammonito.   «Per decenni gli Stati Uniti hanno avuto uno dei mercati più aperti del mondo e questa apertura ha contribuito ad alimentare il successo di molti paesi di questa regione - ha detto Obama - Ma la crisi economica ci ha mostrato che non possiamo continuare a perseguire le stesse politiche di sviluppo squilibrato del passato». Il presidente Obama parteciperà oggi a Singapore, oltre ai lavori dell'Apec, ad un summit con i leader dell'Asean (i paesi del sud-est asiatico, compresa la Birmania) e stasera si trasferirà in Cina, con soste a Shanghai e Pechino.