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"La proposta è sbagliata perché fatta per il Cav"

Michele Vietti

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«Per fortuna che il Pdl non è stato ipocrita e ha ammesso che il testo del disegno di legge sul processo breve è un'esigenza per cancellare i processi a Berlusconi. Ma se questo è il problema allora meglio tornare a ragionare sul ripristino del lodo Alfano». Così, il presidente vicario dell'Udc alla Camera, Michele Vietti riapre sull'ipotesi di tutela per le quattro più alte cariche dello Stato. Onorevole Vietti, quindi siete favorevoli a fare in modo che il premier non si debba sottoporre a processi nel periodo in cui è in carica? «In linea di principio sì. Ma non possiamo permettere che per evitare i processi verso una persona, si buttino al macero decine di migliaia di altri processi. Quindi potremmo dare il sostegno al governo su un nuovo lodo Alfano, logicamente riveduto e corretto secondo le indicazioni della Corte Costituzionale. Un testo che però deve essere approvato con legge costituzionale e con il concorso dell'opposizione». Eppure il testo del disegno di legge risolverebbe anche il problema delle lungaggini dei processi. Perché non prenderlo in considerazione? «Perché non è così che si risolvono i disagi della giustizia italiana. Per primo perché si applica solo ai processi di secondo grado. E poi perché è talmente lungo l'elenco delle eccezioni alla riforma che alla fine se ne vanifica la stessa validità». A cosa si riferisce? «Beh, come si fa a far rientrare nelle eccezioni sia il reato di mafia sia quello di immigrazione clandestina che è un reato contravvenzionale. Un ulteriore favore alla Lega che noi non vogliamo avallare». A proposito di Lega, avete deciso con chi fare alleanze per le elezioni regionali? «Nel 2008 abbiamo deciso di non sposarci con nessuno e oggi siamo un partito appetibile e tutti guardano a noi. Ovviamente tranne la Lega». Riuscite a dialogare anche con Bersani? «Ragioniamo anche con lui, basta che il Pd non ci chieda di sostenere, a scatola chiusa, i candidati che, autonomamente, sceglieranno».

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