Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Processo breve, depositato il ddl

Il ministro della Giustizia Alfano con il premier Berlusconi

L'ira dell'opposizione: è un'amnistia

  • a
  • a
  • a

Il ddl sul processo breve è stato presentato dal gruppo Pdl e sottoscritto dalla Lega al Senato. Il ddl, composto da 3 articoli, prevede, tra l'altro, la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati «inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione» se sono trascorsi più di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Il provvedimento entra in vigore il giorno dopo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento, "Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo", reca tra le altre le firme dei capigruppo e del vicecapogruppo del Pdl Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello e del presidente dei senatori leghisti Federico Bricolo. L'iniziativa, ha spiegato Gasparri ai giornalisti, rientra nel "decalogo sulla giustizia" che il centrodestra sta portando avanti nel corso della legislatura, che comprende fra le altre cose "nuove norme antimafia, riforma del processo civile, riforma della professione forense, intercettazioni e riforma costituzionale della giustizia". Intanto il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto fa sua l'iniziativa di riforma costituzionale per il ripristino dell'immunità parlamentare. "Nel quadro della riforma della Giustizia, che comprenderà  anche interventi costituzionali - argomenta il Capogruppo Pdl - a nostro avviso va anche aperta una riflessione sul tema dell'immunità parlamentare. Ricordiamo che l'immunità parlamentare era un tassello di un sistema concepito per regolare in modo equilibrato i rapporti fra politica e magistratura. Aver fatto saltare  nel 1993 dalla Costituzione quel tassello ha contribuito a mettere in crisi il delicato equilibrio fra politica e magistratura. Oggi quell'equilibrio va ricostruito, meglio se nell'ambito di una grande riforma costituzionale e di una globale riforma della giustizia".  

Dai blog