I demagoghi anti-islam ora fanno solo danni
La Religione è soprattutto fede. Fede e rispetto. Ma molti, anche tra coloro che si dicono cristiani dimenticano questo. Insultano non solo le altre religioni ma soprattutto non rispettano i precetti e i dogmi di quella che ostentano come propria. Ostentazione mediatica visto che nei comportamenti sono tutt'altro che cristiani ma rappresentanti di quel mondo fariseo che proprio Gesù ha così fortemente stigmatizzato. Ed ecco che ora va di moda prendersela con l'Islam. Fino ad accuse infamanti a prescindere da qualsiasi contesto storico e religioso. Cultura pressapochista da Reader's digest, infarcita di luoghi comuni. Duri a morire questi. L'ignoranza del resto ha sempre provocato danni e rovine. Così quella stessa ignoranza che recluta i jihadisti viene usata per fomentare odio da quest'altro fronte. Dirsi schietti perché si sostiene che Maometto era pedofilo vuole dire estrapolare la storia di quei secoli. In Occidente Carlo Magno, imperatore cristiano del Sacro romano impero, in anni più tardi di quelli vissuti da Maometto, collezionava mogli e concubine minorenni e le ripudiava secondo il costume dell'epoca. Aisha poi è moglie prediletta del Profeta al punto che Maometto fu disposto a perdonarle anche una «fuitina». Aisha è il simbolo dell'emancipazione nelle donne dell'Islam. Invece diventa vittima nelle parole di chi sventola la propria fede di comodo per aver un titolo. Cristianesimo è anche contrizione. Eppoi quelle accuse all'Islam per la vicenda legata al «crocifisso». Pura propaganda a favore dei jihadisti. I musulmani rispettano e onorano Gesù e aspettano la sua seconda venuta. Lo considerano uno dei più grandi messaggeri divini. Ruh Allah, spirito di Dio, è l'appellativo di Gesù nel Corano dove l'annunciazione di Maria, altro personaggio venerato nell'Islam, è riportata con parole analoghe a quelle dei Vangeli. Volere a ogni costo la guerra di religione è un altro segno di questo mondo moderno frutto del relativismo. Degenerazione tante volte sottolineata dal papa filosofo Benedetto XVI. Così in tanti, senza aver compreso il messaggio della Chiesa, vestono i panni del «crociato» per gettarsi nell'agone politico. A dispetto di santi e fede.