Matteoli: è giusto fissare un termine ai processi
"Tutti sono d'accordo sul fatto che una riforma della giustizia è necessaria, solo che quando lo dice il Pdl allora partono le accuse di voler fare una legge per salvare Berlusconi. Niente di più sbagliato. La prescrizione breve è il percorso giusto, anche i magistrati dovrebbero essere d'accordo. Sbagliano quanti sostengono che esistono problemi all'interno del Pdl con Fini che si metterebbe di traverso. Non esiste un problema-Fini". Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture, è convinto che occorre sciogliere il nodo giustizia il più velocemente possibile e che occorre affrontare subito il tema dele infrastrutture "per creare nuovi posti di lavoro". "Condivido pienamente quanto ha detto il ministro Scajola sulla banda larga. Bisogna agire, andare avanti". Lei, come il ministro Scajola, volete andare avanti ma Tremonti non recede sulla linea del rigore... «Tutti noi vorremmo più risorse e il ministro ha l'obbligo di fare i conti con le disponibilità in bilancio, ma in questi giorni al Cipe si sono stabilite delle priorità e sono state prese delle decisioni. Sulle infrastruutre, sullo sviluppo economico e sull'ambiente, si è trovata una sintesi accettabile sempre facendo i conti con le risorse. Ora attendiamo di sapere i risultati dello scudo fiscale e vedere quanti sono i fondi aggiuntivi a disposizione». Ma se non si risolve il problema della riforma della giustizia non si procede sulle altre priorità del governo? «Il tema della giustizia è importante ma questo non vuol dire che ci siamo fermati sugli altri temi del programma di governo. Fa bene Scajola a insistere sulla banda larga perchè significa creare nuovi posti di lavoro». Per la riforma della giustizia una delle ipotesi sul tappeto è la prescrizione breve. Questa si applicherebbe anche ai processi di Berlusconi. Che ne pensa? «È la strada giusta. Non è possibile aspettare anche oltre dieci anni per avere una sentenza di colpevolezza o di innocenza. E poi occorre mettere gli avvocati nella condizione di essere sullo stesso piano dei pubblici ministeri. E questo è indispensabile. I tempi sono maturi. Sono convinto che abbiamo migliaia di magistrati che fanno il loro dovere ma ce ne sono alcuni che preferiscono fare processi sulla stampa e in tv. Questa minoranza però non deve ostacolare un magistratura responsabile che aspetta una riforma per affrettare i tempi delle sentenze. Se un magistrato sa che c'è una prescrizione più ristretta è portato ad adottare un percorso decisionale più veloce». Il vertice di maggioranza di mercoledì sarà anche una verifica del rapporto tra Berlusconi e Fini? «Fini fa parte del Pdl ed è del tutto legittimo che esprima il suo parere. Non esiste un problema Fini. Sono d'accordo quando sostiene che occorre coinvolgere l'opposizione sulla riforma della giustizia. Peraltro Berlusconi ha incontrato Casini. Mi auguro che anche con il Pd ci sia un punto d'intesa. Ma la maggioranza non può attendere all'infinito e se le intese non ci sono ha comunque l'obbligo di andare avanti».