Del Turco, l'accusa chiude l'inchiesta sanitopoli
PESCARACompleanno amaro per Ottaviano Del Turco. L'ex governatore d'Abruzzo compie oggi 65 anni, e proprio oggi la Procura di Pescara, guidata da Nicola Trifuoggi - candidato numero uno per la Procura Generale di Roma - chiude ufficialmente le indagini sulla Sanitopoli con la richiesta di giudizio per lui e altri 32 indagati, più due società. Archiviata la posizione del coordinatore nazionale del Pdl Fabrizio Cicchitto, finito nel mirino degli inquirenti dopo le rivelazioni della ex moglie del deputato Pdl Sabatino Aracu, accusato di essere collettore di tangenti per il centrodestra da parte di Vincenzo Angelini, l'imprenditore della sanità che, con le sue confessioni, diede via alle indagini. Da quel 14 luglio 2008, che con gli arresti all'alba decapitò la giunta di centrosinistra della Regione Abruzzo, sono passati 451 giorni. Quasi 16 mesi di indagini per confermare le imputazioni di quei blitz: associazione per delinquere finalizzata alla concussione e corruzione, riciclaggio, truffa, falso e abuso d'ufficio. Insieme a Del Turco, ex presidente della Commissione Antimafia ed ex ministro delle Finanza, erano finiti agli arresti il segretario generale della Presidenza della Giunta regionale ed ex segretario regionale socialista, Lamberto Quarta, l'assessore alle Attività Produttive, Antonio Boschetti (Pd), il capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone, l'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, e l'imprenditore Gianluca Zelli. Arresti domiciliari l'assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca (Pd), il suo segretario particolare Angelo Bucciarelli, l'ex presidente della Finanziaria regionale, Giancarlo Masciarelli, già arrestato tre anni fa, l'ex assessore alla Sanità del centrodestra Vito Domenici. Tra le richieste della Procura c' anche quella di portare in processo l'ex presidente della giunta di centro destra Giovanni Pace. Mentre si aggrava la posizione del deputato Sabatino Aracu, a cui due giorni fa il giudice per le indagini preliminari Maria michela Di Fine ha notificato il provvedimento di sequestro di un attico in pieno centro a Pescara e quattro quadri di valore, su cui grava il sospetto di essere stati acquistati con le tangenti pagate da Angelini. A questo punto gli indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere ulteriori accertamenti. Poi le conclusioni della Procura.