Mascherine nel presepe e ai fedeli nella moschea
A Napoli, a San Gregorio Armeno nella via delle tradizionali botteghe del presepe, c'è ne già uno che si tutela contro l'influenza A con i pastorelli e la Sacra Famiglia rigorosamente in mascherina. A Roma, invece, si sta pensando di obbligare i musulmani che entrano nella moschea di Forte Antenne (la più grande d'Europa) a pregare con le mascherine per limitare il rischio di contagi tra i fedeli. «Un'iniziativa possibile soprattutto se qualche Asl fosse disposta a fornircele gratuitamente» ha spiegato Mario Scialoja, membro del Cda del Centro culturale islamico ricordando che tra un mese e mezzo (in pieno picco) sarà celebrata in moschea la festa per la fine del pellegrinaggio alla Mecca «Potremmo arrivare da 16.000 a 25.000 persone». Infine in una parrocchia brianzola è stata installata un'acquasantiera a dispenser. La notizia inquietante della giornata arriva dalla Lombardia dove è stato segnalato il primo decesso causato direttamente dal virus. Si tratta di un cittadino indiano, trentenne, residente nel Bresciano che è stato trovato morto in casa ed è risultato positivo al virus A. L'uomo, un allevatore, deceduto nei giorni scorsi (ma la notizia è stata diffusa solo ieri) non aveva altre patologie. Ed ecco il bollettino quotidiano d'aggiornamento diramato dal Ministero: 30 decessi, 540 mila casi di contagi, percentuale dei decessi 0,0032, 41 mila vaccinati al 1 novembre. In totale dal 19 ottobre, giorno d'avvio della sorveglianza Influnet, sono 785 mila i casi nel nostro Paese. Quelli più gravi che richiedono cure di alta specializzazione, sono 75. Mentre è di 161 il numero complessivo delle persone ricoverate per complicanze. Nel Lazio Pronto Soccorso sempre affollati: ieri 227 gli accessi e 36 i nuovi ricoveri. Dal 30 ottobre al 5 novembre circa il 66% dei cittadini che si sono recati nei Pronto Soccorso per sindromi respiratorie appartiene alla fascia pediatrica 0-14 anni (nella stessa fascia i ricoveri sono il 25,87%), il 29,41% a quella tra 15-64 anni, il 5,09% a quella oltre i 65 anni. La conferma che il virus A colpisce soprattutto i bambini.