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E nel Pdl Tajani guadagna terreno sulla Polverini

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Sarebbestato il premier Berlusconi a chiedere al Commissario Ue un eventuale impegno alle elezioni del prossimo marzo. Eventuale, perché resta comunque in pole position la segretaria dell'Ugl Renata Polverini. Tuttavia se in Campania non venisse candidato l'esponente di area Forza Italia Nicola Cosentino, allora «salterebbe» anche la sindacalista. A quel punto avrebbe la strada spianata Tajani, che nel 2001 ha sfiorato la vittoria contro Veltroni nelle elezioni capitoline. Fino a dieci giorni fa sembrava fatta per la Polverini. Chi meglio di una sindacalista, peraltro senza mai una tessera di partito, poteva sfidare il presidente Piero Marrazzo? Poi c'è stato lo scandalo a luci rosse e le dimissioni del governatore. Lo scenario è cambiato. L'intesa su Tajani potrebbe rendere più semplice trovare la quadra nazionale. Anche in vista di un possibile impegno europeo di Massimo D'Alema. Tajani dal canto suo si sarebbe messo a disposizione. La parola fine la diranno i big del Pdl nei prossimi giorni. Intanto smentisce una sua candidatura alla Regione Umbria l'imprenditrice Luisa Todini. «Ringrazio ma non sono interessata» ha detto ieri al Giornale dell'Umbria l'ex europarlamentare indicata lunedì scorso dai vertici locali del centrodestra come candidato «ideale» alla presidenza della Regione. L'imprenditrice, piuttosto, avrebbe voluto candidarsi nel Lazio ma il progetto che prevede la vendita di una parte della sua azienda al Gruppo Salini l'ha convinta a restare fuori dalla politica. «Lavoro da anni con gli appalti pubblici - ha spiegato più volte la Todini, da tre anni a capo della holding che ha filiali in dodici Paesi del mondo - Come potrei guidare un amministrazione regionale?». Perplessità che hanno convinto la Todini (e i suoi sostenitori) a fare un passo indietro. A. D. M.

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