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Accordo per le Chiese, la Cei ringrazia

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Èil titolo del progetto a cui ha dato il via ieri in Abruzzo Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha infatti spiegato che l'obiettivo del piano è quello di resistuire ai credenti 61 chiese della zona anche se «le chiese colpite dal terremoto sono molte di più e su queste continuano i lavori». La visita del premier nel capoluogo devastato dal sisma dell'aprile scorso è stata anche l'occasione per siglare, con il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi e il segretario della Cei monsignor Mariano Crociata, una convenzione per il recupero del patrimonio culturale ed ecclesiastico. L'accordo ha suscitato anche l'approvazione da parte della Cei, la conferenza episcopale italiana, che pure non ha mai risparmiato critiche al presidente del Consiglio. Lo stesso monsignor Crociata ha ricordato come il protocollo d'intesa sia frutto di un «impegno comune» di governo, Chiesa ed enti locali. «La firma di questo protocollo - ha osservato - si inserisce in un percorso che ha visto accomunati lo Stato, il governo, ma anche la Conferenza episcopale italiana, la chiesa locale e tutte le parrocchie italiane che hanno dimostrato una generosità straordinaria in questa circostanza». Berlusconi ha poi pranzato nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito assieme ai militari impegnati nell'operazione Gran Sasso. È entrato nella grande sala mensa, ha girato per i tavoli e ha ringraziato i ragazzi ricordando di come abbia apprezzato il loro lavoro «a Napoli per l'emergenza rifiuti e anche a L'Aquila in questi ultimi sette mesi». «Grazie di cuore» ha detto loro, per lo «sforzo straordinario e la dedizione assoluta con cui hanno svolto il loro lavoro». Tra Coppito e Preturo Berlusconi ha anche partecipato assieme al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, all'inaugurazione di una nuova residenza universitaria intitolata a San Carlo. Costata 7,5 milioni di euro, dei quali 497.000 donati dall'Avis per l'arredamento, la struttura potrà ospitare 122 studenti. Il governatore lombardo ha ricordato come «già nel 1703 la città di Milano aiutò L'Aquila in occasione del terremoto precedente. Per questo vogliamo che L'Aquila rinasca come risorga la nostra amicizia». La visita, che il premier ha effettuato a bordo di un'auto (vietato il viaggio con l'elicottero a causa del maltempo), è stata anche l'occasione per fare il punto sulla ricostruzione in Abruzzo. Berlusconi si è dichiarato soddisfatto per il «lavoro continuativo» che sta consentendo «la costruzione di una città di 30mila abitanti completamente nuova in meno di cinque mesi», tanto che il Cavaliere ha gridato al miracolo. A pochi chilometri dall'Aquila, nel piccolo comune di Fossa distrutto dal terremoto, Berlusconi ha inaugurato il villaggio realizzato da un'altra Regione, il Friuli Venezia Giulia, assieme ad alcune imprese di Trieste: si tratta di 16 casette in legno costate complessivamente quasi due milioni di euro. Tanto a Fossa quanto a Sant'Elia Berlusconi ha girato per le case, ha salutato le famiglie che hanno appena ricevuto le case. Come già accaduto il capo del governo è stato assalito dai primi assegnatari, alcune donne hanno cercato di abbracciarlo e al solito strette di mano e saluti affettuosi. Berlusconi non ha nascosto che, sebbene il programma della ricostruzione sia stato completato per il primo terzo, ora ci si addentra nella parte più complicata. F. d. O.

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