Via il Crocifisso dalla aule: "Sentenza scioccante"

"Siamo ancora scioccati per la sentenza di Strasburgo contro i crocefissi nelle scuole. Mi auguro che il governo promuova tutte le iniziative, e lo farà sicuramente, per far rivedere questa sentenza". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della Pontificia università della Santa Croce. Alemanno: fa parte dell'identità europea - "Proprio a pochi giorni dall'anniversario della caduta del muro di Berlino - ha detto il sindaco di Roma - l'istituzione europea dimentica l'importanza della cultura cristiana, non solo nella fondazione dell'identità europea ma anche nella liberazione dell'Europa e nella sua unificazione".   Gasparri: un'Europa così non serve - Secondo Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, "bene ha fatto il governo italiano a ricorrere contro la sentenza. Una cosa - osserva - è rispettare la libertà di culto di ciascuno, un'altra è veder negata la nostra identità culturale e la nostra storia". Il senatore sostiene inoltre che "non è così che si fa l'unità d'Europa, soffocando i diritti della maggioranza in nome di una integrazione di facciata". Infatti, continua: "Resta il problema di porre seriamente l'accento su tutto l'apparato burocratico dell'Unione europea, l'utilità e la validità di una macchina  molto costosa che anche in questa circostanza ha dimostrato di non saper rispondere alla funzione stessa per cui è nata".   Mantovano: Corte europea inutile e dannosa - In Europa esiste la Corte di Giustizia, mantenere in piedi la Corte europea dei diritti costituisce un doppione inutile. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano osserva che, in virtù la ratifica del trattato Lisbona, il tribunale dei diritti dopo la sentenza di ieri "verrebbe da dire che è inutile e dannoso". "Oggi la sinistra non può far finta di nulla - prosegue Mantovano in una nota -  non può limitarsi a dire, come fa Bersani: quella sentenza è contro il buon senso; quella sentenza è l'esito coerente di una faziosa interpretazione della legge che la sinistra ha esaltato, in sé e nei personaggi che l'hanno propugnata".