«Il Cav punti ancora sui giovani»

«Modellovincente, non si cambia». E quindi, dopo Abruzzo e Sardegna, anche negli altri casi la scelta del candidato per le regionali del prossimo anno, dovrebbe essere fatta con gli stessi criteri. Persone giovani, ha detto più volte in passato Berlusconi, e soprattutto con tanta voglia di fare. Suona come una sorta di consiglio lanciato dal presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi alla vigilia dell'ufficializzazione della griglia dei candidati. Anche se aggiunge subito dopo di non avere dubbi: «Alla fine verranno scelte le persone migliori». Quindi anche per le prossime Regionali avanti tutta con i giovani? «Il presidente Berlusconi lo ha già fatto diverse volte: penso al Governo, o alle ultime Europee. E anche nel caso delle elezioni regionali di Abruzzo e Sardegna, è stata fatta la stessa cosa». Tra i nomi che circolano come possibili candidati non ci sono molti giovani però... «Ci sono Regioni con situazioni difficili, per cui servono volontà e anche personalità forti. Qui magari bisognerà puntare su un'altra tipologia di candidato». Presidente nel suo caso però la situazione è stata un po' diversa e dall'inizio... «In Abruzzo ora c'è la classe dirigente con il compito più difficile, e questo ci da una grande responsabilità. Per tutti noi è come se il terremoto ci avesse dato una missione. Mi creda, adesso non ho neanche il tempo di riflettere su quello che è stato il passato. E i risultati parlano da soli». Ecco, i risultati. Più volte lei ha parlato di ben tre sfide vinte finora: scuola, università e case. «Infatti è così. Nel primo caso, tutti gli 11 mila studenti aquilani sono tornati a scuola. Il tutto nell'incredulità di molti, viste le condizioni di partenza. Stessa cosa, con l'università. Certo sono calate le iscrizioni...». Di quanto? «Circa del 30%. Ma è comprensibile. Intanto nei prossimi tre mesi daremo 1200 alloggi per gli studenti universitari fuori sede. E poi le case, molte già consegnate altre ancora da dare. Ma sicuramente, come dice la Protezione Civile, entro il 31 dicembre, la consegna sarà terminata. Noi stiamo già lavorando alla prossima sfida». Che sarebbe? «Quella forse più difficile e cioè la ripresa economica e finanziaria. Ci sono 83 milioni già stanziati dalla Regione a favore delle imprese, attività commerciali, e delle aziende. Certo, in questo caso, la tempistica sarà un po' più lunga». Resta ancora qualche malumore. Per lo più sulla ricostruzione ancora ferma della città. «Ma noi non spenderemo tutti i soldi in questi mesi! E comunque, sicuramente ci sarà bisogno di altri rifinanziamenti. Per la ricostruzione pubblica io ho presentato al Cipe un primo stralcio di 200 milioni, per lo più per gli immobili strategici (tribunale, questura, ecc). Se il Cipe darà l'autorizzazione partiremo entro fine anno. Ricordiamoci che non abbiamo liquidità immediata». Presidente, cosa risponde a chi ancora accusa Berlusconi di utilizzare l'Abruzzo come vetrina personale? «Il premier è venuto qui tantissime volte. Ho un filo diretto con lui anche via telefono. Nessun premier è mai stato così vicino ad una comunità. Non avremmo raggiunto questi risultati senza la sua presenza sul territorio. E questo è riconosciuto anche dagli avversari». Gia.Ron.