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Fazio: "Non affollate gli ospedali"

Il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio

Influenza, muore musicista a Salerno

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Diciotto decessi: s'aggiorna di ora in ora il bollettino dei morti per nuova influenza. Ieri sera è deceduta la bimba di 11 anni altoatesina ricoverata in una clinica specializzata a Innsbruck. E sempre ieri è spirato un altro bimbo, dieci anni, al San Pietro - Fatebenefratelli di Roma per pleurite batterica con sospetto contagio da H1N1. Ancora una volta il vice ministro della Salute Ferruccio Fazio richiama tutti alla ragionevolezza e ad evitare inutili e nefandi allarmismi: siamo in pandemia ma il virus è mite. «Certo ci sono dei decessi ma non dobbiamo dimenticare che le influenze sono delle malattie infettive contagiose e che provocano anche vittime - ha precisato Fazio - E questa influenza sta provocando vittime in modo limitato, meno di quella stagionale, che l'anno scorso nel nostro paese ha provocato 8000 decessi». E già che ci siamo, parliamo di cifre: in Italia finora le morti sono state diciassette, siamo nella media europea. «In Francia finora ci sono stati 44 decessi, 137 in Inghilterra, 63 in Spagna. In Europa 317 morti su 500 milioni di abitanti. La letalità italiana è la metà di quella europea». Certo non dobbiamo sottovalutare un aspetto precipuo di questa pandemia: colpisce, almeno in questa prima fase, i bambini perché il ceppo virale non trova in loro ricordi immunitari. «E i bambini agiscono da moltiplicatori, trasmettono cioé il virus con più facilità degli altri soggetti». Dunque, dopo aver vaccinato contro il virus A/H1N1 il personale dei servizi essenziali e le persone con patologie croniche, bimbi malati compresi, sarà la volta, per l'immunizzazione dei bambini, a partire «dai più piccoli degli asilo nido e dai bambini in comunità. Via via, in base alla disponibilità di dosi, si procederà per fasce d'età». Ma quando? «Mi auguro che la vaccinazione avvenga entro fine anno, verosimilmente entro dicembre». La precisazione è d'obbligo dopo le esternazioni di questi giorni da parte di Pasquale Di Pietro, presidente della Società italiana di Pediatria, che ha invece sostenuto la necessità accelerare i tempi per la vaccinazione dei bambini. «Sono degli irresponsabili - ha detto Fazio - Mi sarei atteso una smentita che non è arrivata». «Mi conforta però - ha aggiunto Fazio - la dichiarazione fatta dal presidente Federazione italiana medici pediatri, Giuseppe Mele, che sono poi quelli che lavorano sul territorio». L'appello di Fazio agli italiani è sempre quello: non intasare i pronto soccorso. «Se si avvertono i sintomi - ha ribadito - occorre rivolgersi al proprio medico di famiglia, anche telefonicamente se non reperibile, ma senza intasare gli ospedali». A oggi, dunque, sono diciotto i decessi e una trentina i casi gravi che hanno richiesto il ricovero. «Per chiarezza - ha annunciato il vice ministro - da domani (oggi, per chi legge) metteremo sul sito del ministero della Salute sia i decessi, che gli ospedalizzati». Per quanto riguarda il picco resta la previsione di metà dicembre- metà gennaio. Per quanto riguarda il piano di vaccinazione l'Italia è partita prima degli altri paesi. «Al 30 di ottobre tutte le Regioni hanno ricevuto la quota capitaria per un milione di vaccini. Si arriverà a due milioni alla fine della prossima settimana ed a sei milioni a fine novembre». Il piano prevede di immunizzare 24 milioni di connazionali. «Continueremo a vaccinare lo stesso anche quando la pandemia finirà - ha aggiunto Fazio - perchè con l'anno nuovo è possibile che ci sia nuova ondata, probabilmente l'autunno prossimo». Con il rischio che potrebbe mutare e diventare più aggressivo. E gli scenari sarebbero ben diversi!

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