Tra due giorni fissata l'udienza davanti ai giudici del Riesame
Aloro la procura di Roma attribuisce non solo l'estorsione ai danni dell'esponente politico e il tentativo di vendita del video girato nell'appartamento di Natalie, in via Gradoli 96, ma anche di aver introdotto nella stessa abitazione la cocaina che si vede nel filmato: tre «strisce» su un tavolino, accanto a un tesserino dell'ex governatore. L'incartamento dei magistrati è stato quindi trasferito ai giudici competenti sulla legittimità delle misure restrittive. Contiene tutti gli atti compiuti fino all'arresto dei quattro carabinieri ritenuti infedeli ed anche il verbale di interrogatorio di Natalie, quest'ultimo avvenuto dopo l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare. I legali dei carabinieri chiederanno la scarcerazione o una misura detentiva alternativa, come gli arresti domiciliari.