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«Provo compassione, era una persona problematica»

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Èil primo pensiero del prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, sul suicidio della brigatista Diana Blefari Melazzi. Prefetto dell'Aquila dai giorni immediatamente successivi il terremoto del 6 aprile scorso, Gabrielli nel dicembre 2003 era capo della Digos di Roma e fu uno dei principali artefici della scoperta del covo Br in via Montecuccoli, poi dell'arresto della Blefari a Santa Severa. Proprio in seguito a quella vicenda fu promosso per meriti straordinari. GGabrielli delinea la personalità della Blefari: «Se è possibile riassumere la definizione di una persona con un solo termine, direi che la Blefari era problematica. Tutta la sua storia pregressa familiare, poi tutte le vicende successive, la sua stessa posizione nelle fasi processuali, fanno emergere una innegabile problematicità, ma non si poteva pensare che la sua condizione potesse preludere a un epilogo del genere».

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