Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Inizia la fase "calda" del contagio

Ferruccio Fazio

  • a
  • a
  • a

È già psicosi, come si temeva, per l'influenza A che continua a causare casi gravi e ricoveri. I numeri, come era stato previsto nei giorni scorsi, iniziano a gonfiarsi ma il dicastero della Salute ha più volte precisato che questa influenza non è più grave delle influenze normali. Ha assicurato che, alla data del 30 ottobre scorso, tutte le Regioni sono state in grado di iniziare l'offerta vaccinale. Una terza quota di vaccino sarà distribuita nei prossimi giorni e complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente di ciascuna. Ma dalle regioni le notizie sono meno rassicuranti, almeno per quello che riguarda la tempistica. A parte l'Emilia Romagna che ha cominciato per prima, solo la Lombardia ha annunciato la vaccinazione da oggi della popolazione a rischio. I casi, dunque. Non migliorano le condizioni della bambina bolzanina di 11 anni affetta da influenza A e ricoverata da più di una settimana nel reparto di rianimazione della Clinica universitaria di Innsbruck (Austria). Mentre una bambina di 12 anni è ricoverata a Portogruaro e trasferita «a titolo precauzionale» a Padova. La ragazzina, affetta sin dalla nascita da una malattia rara - spiegano i sanitari - era stata accolta giovedì scorso nel reparto di pediatria dell'ospedale di Portogruaro. È, infatti, l'accumularsi di patologie a dover preoccupare. Un donna in gravidanza, un uomo adulto e un ragazzo sono stati ricoverati all'Umberto I a Roma. Lì rimangono stabili le condizioni dei tre bambini. Critiche le condizioni di un anziano di 79 anni e di una donna di 35 anni, alla quale è stato anche praticato un parto cesareo, colpiti da influenza A in Liguria. Per entrambi, sedati e ventilati, le prossime ore sono ritenute decisive. Altri due casi di influenza A «potenzialmente gravi» sono stati segnalati in Puglia dopo i primi due «gravi» riscontrati sabato che sono una donna di 52 anni, ora in «lieve miglioramento» e una puerpera trentunenne che ha partorito due giorni fa con taglio cesareo alla 31ª settimana di gravidanza.

Dai blog