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"I pm faranno campagna" Allarme a Milano e a Napoli

Apertura anno giudiziario

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«Ma che ci fa una signora di sessant'anni ancora in carcere? Che la tengono a fare? Che male può fare una signora così per bene?». Sono giorni che Silvio Berlusconi lo ripete ai collaboratori e agli amici che lo hanno raggiunto telefonicamente. Il premier è rimasto molto colpito dalla vicenda Rosanna Garimboldi, assessore provinciale del pdl a Pavia, arrestata nell'ambito dell'inchiesta sulla bonifica dell'area Montecity-Santa Giulia. È accusata di ricettazione e riciclaggio. Da dodici giorni è dietro le sbarre. Chi è la signora Garimboldi? A Milano è ancora più nota per essere la moglie di Giancarlo Abelli, deputato e vicecoordinatore nazionale del Pdl. Berlusconi in persona lo voleva coordinatore regionale del partito e l'avrebbe nomitato tra qualche giorno se non fosse stata arrestata la moglie. E chi è Abelli? Quel nome a Milano vuol dire Comunione e Liberazione, vuol dire Roberto Formigoni. Quello che nello staff del premier comincia a serpeggiare è che quella bomba giudiziaria non si esplosa a caso. «Ogni volta che si avvicina un voto i pm si mettono a lavorare», dice un parlamentare milanese che chiede l'anonimato. Berlusconi non la pensa molto diversamente. Si prepara a fare una campagna elettorale in cui l'elemento giudiziario sarà preminente. Lui stesso si aspetta altre sorprese. Dalla Procura di Milano, anzitutto. L'inchiesta sulle bonifiche meneghine potrebbero avere nuovi risvolti e puntare dritto dritto sul Pirellone. Da Milano a Napoli, la situazione non cambia. Nel mirino questa volta potrebbe finirci Nicola Cosentino. Il sottosegretario all'Economia e ormai sicuro candidato alla guida della Campania è stato accusato da alcuni pentiti di camorra. Roberto Saviano, l'autore di Gomorra, una settimna fa su Repubblica le ha ricordate nei minimi particolari in un articolo dal titolo eloquente: «La camorra nei partiti della Campania». I vertici del Pdl se lo aspettano, sanno che quello non è altro che l'inizio di una campagna e si corre il rischio si passi in prossimi mesi con colpi bassi, accuse. E naturalmente qualche sortita da parte dei magistrati. Cosentino non se ne cura. Ha provato a giocare d'anticipo tendendo la mano.   Nell'intervista al Tempo rilasciata il 21 ottobre aveva detto: «Io e Saviano? Siamo dalla stessa parte». Ma poi sceglierà la linea di rintuzzare colpo sul colpo. Sarà comunque difficile attaccare un governo che in due giorni ha decapitato il clan Russo. Berlusconi risponderà colpo su colpo. Anzi, a giocare d'anticipo e cominciare ad attaccare i «pm politicizzati che vogliono fare campagna elettorale». Altrimenti Silvio non esclude le urne anticipate.  

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