Responsabilità e ruoli dei transessuali coinvolti nello scandalo a "luci rosse"
Nell'inchiesta a «luci rosse» che fino ad oggi ha colpito l'ex presidente della regione Lazio, sono coinvolti transessuali, molti dei quali sono stati già ascoltati dai carabinieri. Tra questi, c'è Natalie, il transessuale che avrebbe avuto l'incontro con l'ex governatore in via Gradoli, sulla Cassia, circostanza però smentita dallo stesso brasiliano, secondo il quale quel giorno non era nell'appartamento dove è stato girato il video che ritrae Marrazzo. Nella lista dei trans, anche Brenda, un altro straniero tirato in ballo da Natalie, secondo la quale era lei in casa con il politico del Pd. Brenda, però, ha sempre rispedito al mittente le accuse e ha rilanciato: «Era lei con Marrazzo, io con il video non c'entro nulla». Intanto, però, i carabinieri del Ros sarebbero sulle sue tracce, poiché da tempo il transessuale si è reso irreperibile. Proprio questo trans, secondo gli inquirenti, potrebbe fornire informazioni utili a far luce sul giro di soldi, droga e clienti vip nei mini-appartamenti a Roma Nord. Diverse, in base alle indagini degli investigatori, le estorsioni che sarebbero state portate a termini dai quattro carabinieri in cella. Il compito è ora individuare le vittime: oltre ai trans, infatti, ci sarebbero numerosi clienti.